Con una clamorosa sentenza il Giudice di Pace di Roma, Concettina Cardaci, ha accolto le richieste di uno studente di Spoleto assistito dal Codacons, e ha condannato Trenitalia a risarcire l’utente con 1.000 euro. Al centro della vicenda giudiziaria, la sporcizia dei vagoni sui quali il ragazzo – pendolare residente a Spoleto – viaggiava tutti i giorni tra il 2008 e il 2009 per recarsi all’Università Roma Tre della capitale.
Ernesto (questo il nome dello studente), stanco delle pessime condizioni igieniche dei treni sui quali si trovava a viaggiare, si è rivolto alla nostra associazione per intentare una causa risarcitoria – spiega l’avv. Cristina Adducci, legale del Codacons che ha seguito l’azione – Lo studente infatti soffriva di asma e il continuo viaggiare su treni igienicamente poco salubri gli ha provocato seri problemi. Noi abbiamo presentato un’ istruttoria e del materiale fotografico attestante le pessime condizioni dei treni. Il giudice di pace non ha potuto far altro che darci ragione.
Scrive infatti il Giudice nella sentenza:
“Non può essere posto in dubbio che si siano verificati inadempimenti da parte di Trenitalia consistenti nella violazione delle norme che regolano l’erogazione dei servizi pubblici, ma anche e soprattutto dei diritti fondamentali della persona che ispirano la nostra Costituzione, come quelli che attengono alla tutela della salute, al rispetto della personalità e alla intangibilità della dignità dei cittadini”.
Pertanto il Giudice di pace di Roma ha condannato Trenitalia a risarcire lo studente con la somma di 1.000 euro per il disagio subito.
“Si tratta di una sentenza molto importante non per l’entità del risarcimento, quanto per il sacrosanto principio sancito, secondo cui un treno sporco non solo rappresenta un inadempimento contrattuale, ma anche una violazione dei diritti fondamentali della persona previsti dalla nostra Costituzione” – afferma l’Avv. Cristina Adducci. (Fonte Codacons Umbria)