di Giordano Sugaroni
Nato nel 1997 da una scissione dal Gruppo Comb con l’aggiunta di alcuni elementi del Gruppo Acquaviva, il sodalizio Corte Vecchia (bozzettista 2014 Veronica Regoli ) fa rima con esplosione di successi e piazzamenti in questo ventunesimo secolo. Le giurie premiano infatti a iosa i mosaici floreali e le idee delle sorelle bozzettiste Veronica e Giorgia Regoli. Il primo dei tre “uber alles” è targato 2001 con “Il miracolo della Fede di una Donna, di una Madre, che protegge, aiuta, salva e libera”. Di lì a poco il sontuoso bis. E’il 2004 e si incarna con le candele di Hitocha simbolo di una Spagna ferita dopo l’ennesimo attentato targato ETA. Tris tre anni dopo. E’il 2007 e questa volta ad esaltare i grigio-rossi è “l’intensa corrente che si accende di luce e speranza. Riempiendo gli occhi di un dolce fiore che sboccia dal mare di dolore”. Per ben quattro anni è secondo posto. Si inizia nel 2000 con “il popolo che respira un vento nuovo: fioriva un ciliegio secco” per proseguire nel 2003 con l’invito “a fermarsi per focalizzare i significati dei messaggi racchiusi nella semplicità delle cose”, nel 2005 “con la ruota del tempo dalla quale sboccia la compassione celeste” e nel 2006 con l’interno di una Chiesa in cui “l’armonia del creato permette ad un unico fiore di emanare il travolgente profumo di un giardino in primavera”. 2002 fa rima con terzo posto fatto di “guglie, vetrate di luci e fede”. Negli ultimi quattro anni seppur chiamato ad affrontare valutazioni classifica non eccelse, il team grazie anche al lavoro dei capigruppo Maico Colonnelli, Valerio Rocchi, Cristiano Pelosi cresce numericamente raggiungendo straordinarie affermazioni nei tornei pugnalonistici di pallavolo e calcio. In chiave strettamente mosaico floreale, crescono in qualità i messaggi lanciati oltre che dalla stessa Veronica dalla giovane e promettente bozzettista Francesca Sacchini. Arrivano nel 2008 “le nuvole a forma di fiore che disegnano speranza”, nel 2009 il “credere allo spirito come costante, all’anima come variabile e a Dio come funzione”, nel 2010 “la speranza di una nuova fioritura che mai ci abbandona” nel 2011 “ogni donna come più bel fiore di sempre” e, lo scorso anno, l’invito al comprendere che “niente è più sacro della voglia di vivere” e lo scorso anno il miracolo del fiore che germoglia. E come tutti i miracoli ci si deve solamente credere.