I grandi Cammini della fede per attrarre pellegrini da tutto il mondo sul modello di Santiago de Compostela. Una serie di itinerari suggestivi e affascinanti per visitare i tanti luoghi sacri dell’Umbria meridionale e promuovere un turismo di qualità incentrato sul connubio vincente fra religione, arte, storia e natura. E’ stato questo il filo conduttore del convegno Cammini di pellegrinaggio nell’Umbria meridionale svoltosi in Provincia di Terni, organizzato dall’amministrazione provinciale, e al quale hanno partecipato esperti e personalità del settore. Tra queste mons. Liberio Andreatta, numero uno dell’Opera romana Pellegrinaggi, la massima organizzazione mondiale del settore nella Chiesa cattolica. Nel corso del convegno, chiuso dall’assessore al turismo della Regione Umbria, si è parlato dei numerosi itinerari di fede in provincia di Terni e che incrociano l’Umbria da e per Roma. Tra questi la Via di Francesco, che rappresenta il cammino più importante anche per storia religiosa legata alla presenza del Poverello d’Assisi nelle terre ternane, ma anche gli altri importanti itinerari, come quello dei Protomartiri francescani che abbraccia un ideale anello intorno alla città di Terni, la Via Teutonica o Romea che passa per l’Orvietano e arriva fino a Terni, la Via Amerina e il suo sviluppo lungo il Tevere con un percorso circolare tra i luoghi del francescanesimo nell’Amerino e infine il Corridoio Bizantino.
Cinque percorsi che coprono oltre il 90% del territorio provinciale, che rappresentano un’offerta turistico-religiosa sul modello del Cammino di Santiago de Compostela ed anzi vogliono riprodurne proprio lo spirito e gli obiettivi, recuperando il senso profondo di un turismo slow ed esperienziale che contribuisca a lanciare l’Umbria e la terra ternana a livello nazionale e mondiale in un settore dalle grandi prospettive ed opportunità.
Aprendo il convegno, il presidente della Provincia ha sottolineato come l’Umbria sud sia un passaggio strategico ed obbligato per le vie religiose che provengono da nord e da sud ed ha affermato che il pellegrino non si ferma solo agli aspetti religiosi ma è portatore di numerose altre esigenze che devono trovare risposte da parte del territorio. Il convegno, ha notato ancora il presidente, affronta il nodo di come creare il prodotto promozionale, tenendo conto che il pellegrino è qualcosa di diverso dal turista classico. Per questo la collaborazione con l’Opera romana Pellegrinaggi è fondamentale, perché ci aiuta a trovare la chiave giusta per dialogare con i pellegrini e dare loro ciò che si aspettano. Il presidente ha portato poi l’esempio di San Valentino che accanto al fascino della sua storia rappresenta anche un elemento di grande modernità e intorno a questa figura vanno ripensati percorsi e progetti.
Grande apprezzamento ha riscosso l’intervento di mons. Andreatta massimo rappresentante dell’Opera romana Pellegrinaggi che ha sottolineato come i Cammini religiosi vanno inseriti in un contesto promozionale vasto, tenendo conto che il pellegrino turista ha esigenze diverse rispetto a quello più classicamente inteso. “Il pellegrino – ha infatti affermato mons. Andreatta – è portatore di un turismo di fede ed esperienziale che privilegia il dialogo, il confronto e la conoscenza. In questo contesto i territori assumono una grandissima importanza perché sono loro il vero patrimonio italiano. Ciò che è necessario – ha concluso – è fare rete, credere e scommettere su un settore che ha grandi potenzialità in termini di numeri e di qualità”.
Durante il convegno sono intervenuti anche: il sindaco di Terni, che ha ricordato come l’Umbria e la provincia di Terni abbiano caratteristiche storiche e culturali importanti e particolari in Italia e come abbiano contribuito, con la loro ricchezza religiosa, al senso comune europeo come oggi è inteso; mons. Paolo Giulietti, presidente del Consorzio “Umbria & Francesco’s ways” che ha parlato della Via di Francesco, mons. Francesco de Santis Vicario della Diocesi di Terni, Narni e Amelia, che ha trattato il tema del Cammino dei Protomartiri, Alessandro Corsi priore della Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo, Vincenzo Fumi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che ha approfondito la Via Teutonica, il sindaco di Amelia che ha affrontato la Via Amerina, il presidente del Dit Gabriele Giovannini e il rappresentante della 165 Marmore Falls Stefano Notari. Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale al Turismo che ha ricordato l’importanza della promozione unitaria e i grandi santi umbri, in particolare San Francesco e San Benedetto, sia dal punto di vista religioso che sociale ed economico. L’assessore ha sottolineato come il patrimonio spirituale, materiale e immateriale imperni la regione e sia un elemento fortissimo e caratterizzante e che può e deve essere valorizzato per dare impulso ad un tipo di turismo diverso e profondo che qualifica l’Umbria e mette a sistema la sua cultura e i suoi valori, in rapporto con il Lazio e soprattutto Roma.