C’è anche il Comune di Castel Viscardo tra le 23 municipalità delle Province di Terni, Perugia e Siena destinatarie delle risorse dal Patto Territoriale Vato (Valdichiana-Amiata-Trasimeno-Orvietano), per nuove infrastrutture nel campo del turismo, delle produzioni agricole di qualità, dell’innovazione tecnologica, artigianato.
Al Comune amministrato da Massimo Tiracorrendo è destinato un totale contributo di 120.000 euro per il Progetto di adeguamento dell’area artigianale dell’Alfina.
Per quanto concerne Castel Viscardo il progetto prevede l’ampliamento, messa a norma e realizzazione del tratto di strada a servizio dell’area artigianale esistente e di quella futura prevista nel P.R.G.I.
La realizzazione dell’intervento consentirà la migliore fruibilità dell’area a servizio delle aziende presenti, consentendo anche più efficaci collegamenti con la zona di espansione inserita nel nuovo Piano Regolatore.
Le finalità di progetto poi vanno nel solco della riqualificazione e sviluppo di una zona produttiva dove sono presenti piccoli artigiani, fornaci del cotto, aziende di trasformazione, in maniera di renderla più funzionale alle esigenze di crescita economico-sociale di tutto un territorio. “Per noi è un grande passo in avanti – ha commentato il sindaco Massimo Tiracorrendo – in quanto l’area artigianale dell’Alfina è posta in punto strategico di collegamento tra la bassa Toscana l’alto Lazio,con un collegamento diretto con Orvieto. Altresì da evidenziare che detta zona è limitrofa con quella artigianale del Comune di Orvieto.
Ora il Comune avrà tempo fino al 31/12/2014 per dare il via ai lavori, che verranno effettuati sotto il controllo ed il monitoraggio di Patto 2000 che svolgerà anche in questa occasione il suo ruolo di sovrintendenza sulla corretta esecuzione delle opere e sul rispetto della normativa, e di rendicontazione al ministero, come già accaduto per il precedenti 474 progetti pubblici e privati curati fino ad oggi con relativa erogazione di 58 milioni di euro a fondo perduto. In totale, come noto, sono circa 3,5 i milioni di euro rimessi in gioco nell’ambito del Patto Terroriale V.A.T.O. in seguito alla rimodulazione delle risorse non ancora impiegate autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico.