Maxim nasce come un bistrot il 7 aprile 1893 da Maxime Gaillard, un ex cameriere. Ma è sotto la successiva proprietà di Eugene Cornuché che è diventato uno dei più popolari e alla moda ristoranti di Parigi con la sua vista su rue Royale, nel cuore della Villè Lumiere.
Totalmente ispirato negli interni all’art nouveau in piena Belle Èpoque ha avuto tra i suoi clienti ospiti di prestigio come Edoardo VIII, Marcel Proust e Jean Cocteau, Aristotele Onassis, Maria Callas, il Duca di Windsor e sua moglie Wallis Simpson, Porfirio Rubirosa, Max Ophüls e Barbara Hutton. Da questo momento in poi Maxim’s sta dappertutto …
Non solo nel campo della ristorazione di classe, con locali analoghi aperti a Tokyo, Londra, Shanghai, Pechino, Monaco, Ginevra, Bruxelles, Doha e Hefei.
Ma anche in una vasta gamma di beni e servizi: dall’hotellerie alle porcellane, dai profumi all’acqua minerale per arrivare all’omonimo champagne … praline di svariati gusti.
Non a caso, oggi, il ristorante e il marchio del Maxim appartiene a Pierre Cardìn che ne ha fatto il proprio marchio-simbolo.
Il nuovo fronte, ora, è quello del vino. Ecco perché Cardèto ha stretto una partnership con la società Maxim’s Limited per la commercializzazione dei seguenti vini orvietani.
Vini Rossi: Cabernet Sauvignon, Maxim’s Merlot, Merlot Sangiovese e Rouge Maxim’s
Vini Bianchi: Pinot Grigio e Orvieto Classico
La convenzione, valida per tutto il mondo, consentirà a Cardeto una vetrina internazionale molto prestigiosa