Cosa significa “ex-currere”, verbo latino da cui deriva “escursionismo” ? Sicuramente oggi più che mai in passato, dove la maggior parte del nostro tempo è impegnata davanti a schermi di pc, i-pad o smartphone, vuol dire uscire fuori, cambiare ritmo, riconoscere il nostro territorio e per esso noi stessi. Ecco la ragione originaria dell’impegno da parte dei Soci del CAI che a titolo di volontariato puro destinano gran parte del loro tempo libero alla segnatura e manutenzione dei sentieri, e a promuovere – in particolare verso le nuove generazioni – ogni forma di “escursionismo”, fino alle più alte espressioni dell’alpinismo. Di qui l’idea di coinvolgere come CAI ALPINISMO GIOVANILE le Scuole primarie e Secondarie di primo grado di Orvieto per avvicinare giovani e giovanissimi al sentiero e alla conoscenza ambientale e culturale del loro territorio. In questo primo anno di sperimentazione abbiamo ricevuto la collaborazione entusiasta dei dirigenti, delle insegnanti e dei professori che hanno preparato i ragazzi a questa “esperienza sul campo”.
“Dalla Scuola al bosco – afferma la Responsabile del Gruppo Alpinismo Giovanile del CAI Orvieto, Francesca Federici – è un modo moderno per far conoscere il territorio ai cittadini di domani, fare educazione ambientale senza bisogno dei libri e delle lavagne elettroniche, investire sui giovani coinvolgendoli per rispettare e amare il loro territorio e la montagna”. Due i filoni principali del progetto che si è svolto mediante la collaborazione CAI-Scuola-Comune di Orvieto:
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Escursioni guidate da accompagnatori CAI con il contributo di naturalisti ed esperti (come è il caso dell’archeologo Claudio Bizzarri): la prima all’Anello della Rupe e Parco Archeologico Orvietano, e la seconda al Sasso Tagliato, Sugano ed ex Officine Netti(la prima centrale idroelettrica di Orvieto, anno 1896, sito di archeologia industriale sul fondo del Fosso del Leone riaperto alle visite per l’occasione e studiato grazie a una tesi di Michele Golia).
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Segnatura di due sentieri con i ragazzi delle Scuole: riapertura, pulitura e segnatura per uso pubblico di due itinerari escursionistici storici che insistono su vie Comunali, il sentiero per il Convento dei Cappuccini che scende attraverso la “Surripa”, la più antica via pedonale orvietana oggi ripulita e riaperta e segnalata; e la via Comunale per Rocca Ripesena.
“I nostri concittadini orvietani cominciano a chiedersi: ma cosa sono queste bandierine bianco-rosse a vernice che hanno iniziato a comparire da qualche settimana? – spiega il Responsabile Gruppo Sentieri del CAI di Orvieto, Pier Giorgio Oliveti – E’ il segno del sentiero approvato dal CAI nazionale, che anche sul nostro territorio indica l’itinerario a piedi tra i boschi. La novità del nostro progetto è l’aver fatto iniziare i sentieri dalla porta della scuola, a Piazza Marconi come a Sferracavallo, per raggiungere segno dopo segno il bosco”.
“Un sentito grazie a nome dei Soci CAI, delle insegnanti, alunni e genitori – ha ribadito una delle responsabili CAI, Isabella Marmonti – agli amministratori e ai dirigenti, tecnici ed operai del Centro Servizi Manutentivi del Comune di Orvieto, che con la loro opera hanno consentito la riapertura di itinerari altrimenti andati perduti”.
Il Progetto “Dalla Scuola al Bosco” coinvolge circa 400 ragazzini e 20 classi di Orvieto Centro, Sferracavallo e Ciconia. Per info: 3287652542 – 0763341818
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(alunno di 3° Primaria di Sferracavallo)