di Massimo Gnagnarini . Unire i Puntini
Aiuto! Aiuto! … la città frana, la città è allagata, la città perde le Forze Armate, l’Asl, il Tribunale, la città perde deputati, senatori e consiglieri regionali.
Noi, centrali di cosa, che non riusciamo neanche a mettere d’accordo quattro albergatori e dieci ristoratori per fare sistema, noi, centrali di cosa, che ci facciamo governare da un’amministrazione comunale che non riesce nemmeno a far funzionare una scala mobile tra tutte le moderne e avanzate infrastrutture regalateci dalla Stato, noi centrali di cosa, che se digiti “orvieto” su google ancora scappa fuori la cartolina del Duomo di trent’anni fa, noi, centrali di cosa, che per lo più teniamo i nostri soldi a “fruttare” in banca e pensiamo che per fare impresa e dare lavoro occorrono invece soldi pubblici, noi centrali di cosa, se pretendiamo che con i fondi stanziati per i danni provocati dall’ultima alluvione ci dovrebbero rimborsare anche il prosciutto che tenevamo custodito nella nostra cantina costruita abusivamente con il beneplacido di politicanti con cui abbiamo scambiamo un voto per dei favori invece che per farci garantire i nostri diritti.
No!, non siamo centrali e non lo siamo più neanche rispetto a quello che una volta veniva chiamato comprensorio orvietano che, invece, proprio in questa fase sta dimostrando a tutti maggiore vitalità, spirito di innovazione e grande coraggio come sul tema dell’ unione dei comuni.
Per questi motivi non basta rinnovare il Sindaco e il consiglio comunale ispirandosi alle sigle e ai partiti (tutti) che parteciperanno alle prossime elezioni comunali di maggio come si trattasse di una gara ideologica, occorre votare le persone, mettere il nome, scrivere la preferenza per coloro che il buon senso ci può indicare come le più adatte, le più preparate e le più capaci.
Non è difficile! Faremo così un passo avanti.