di Giordano Sugaroni
Seppur ripetutamente ostacolata dagli ingombranti e vaticinanti proclami del consueto sparuto gruppo di cittadini che si arroga ruoli politici di centrodestra che nessuno ha mai concesso a livello provinciale, regionale o nazionale, dal Consiglio comunale di marzo esce splendidamente rafforzatissima la lista civica di minoranza. Alessandro Brenci, Sergio Iacoponi, Franco Ferri, Aldo Bedini diventano sempre più punto di riferimento essenziale per chi vuol scardinare sin dalle prossime elezioni comunali un mocolore di centrosinistra sempre in sella partire dal dopoguerra. “Dei dodici argomenti iscritti all’Ordine del Giorno”, sottolinea Aldo Bedini contattato dalla nostra testata giornalistica, “ben nove erano stati proposti da noi. Si può quindi ben dire, che il Consiglio Comunale è stato fatto per discutere ciò che la minoranza aveva richiesto. Se escludiamo la cittadinanza onoraria al Cardinale Parolin ed il fatto che i due argomenti portati dal Sindaco sono stati ritirati e quindi non discussi. Questo a significare quanto impegnativo ed importante sia il ruolo che la minoranza svolge, con buona pace del vice sindaco Pifferi che, minimamente informato e sebbene non titolato a parlare in quanto non è più consigliere comunale, ha criticato che le proposte non erano documentate. In realtà, come ha dimostrato lo svolgimento dell’ordine del giorno, era il solo a non essersi informato in precedenza con il sindaco, che aveva concordato il tutto con la minoranza. Pazienza”.