Ai concittadini di Orvieto
Cari concittadini,
siamo un gruppo di genitori di bambini e ragazzi frequentanti la scuola elementare e media; scriviamo questa lettera aperta per portare a conoscenza di tutti il tentativo di introdurre la settimana corta nelle scuole dell’Istituto comprensoriale Orvieto – Montecchio.
Noi non siamo d’accordo:
perché non sappiamo come saranno ridefiniti i contenuti e i metodi né quale sarà l’impatto didattico che la nuova organizzazione dell’orario potrebbe avere sulla formazione scolastica dei nostri figli;
perché la settimana corta, con l’introduzione delle lezioni da 50 minuti, riduce le ore effettive d’insegnamento a scapito di importanti materie come italiano e matematica;
perché l’aumento del carico di lavoro giornaliero (dalle 8.00 alle 13.40 per i ragazzi della scuola secondaria, uscita del tempo pieno alle 17.00; dalle 8.00 alle 13.15 per quelli della primaria) è incompatibile con le soglie di attenzione dei bambini e dei ragazzi;
perché l’aumento del numero di materie impartite giornalmente comporterà un aggravio di compiti a casa a tutto discapito del tempo libero o di attività ludico, sportive e culturali che sappiamo necessarie ad una crescita equilibrata dei nostri ragazzi;
perché il nuovo orario ancora di più condizionerà negativamente le forme dell’alimentazione dei ragazzi (doppia colazione e pranzo intorno alle 15.00?);
perché si dilateranno gli orari dello scuolabus: per quel che sappiamo le prime partenze dalle frazioni saranno alle 6.50 e gli arrivi intorno alle 15.00.
Poi non siamo d’accordo perché a inizio del ciclo didattico avevamo stipulato un Patto formativo che unilateralmente si sta cercando di cambiare senza alcun confronto sulla maggiore efficacia e maggiore appropriatezza delle novità introdotte.
Grazie a tutti per l’attenzione,
cordiali saluti
Federi Sbarra per gruppo di genitori che si sono spontaneamente riuniti