di Giordano Sugaroni
Sabato da dimenticare per i ragazzi dell’Associazione Orchidea che gestiscono dal 2005 la Casa di Famiglia ubicata nel Comune di Proceno. La struttura è stata sottoposto ad un furto. Alle ore 19.30 gli ospiti assieme a due operatori di turno escono dalla stessa per andare tutti insieme a mangiare una pizza. Alle ore 22.00 ritornano a casa e fuori dal cancello trovano l’operatore di turno notturno. Si accorgono da subito che qualcosa no va. Infatti i lampioni dell’illuminazione esterna sono spenti. Dopo aver aperto il cancello e parcheggiato il pulmino, nell’entrate all’interno si accorgono che il portone d’ingresso è stato forzato. Lasciati i ragazzi nel pulmino entrano ed accendono la luce. Lo scenario davanti a loro non è dei più esaltanti. Al piano di sotto, mancano una televisione ed altri oggetti di poco valore. Addirittura manca del cibo. Il vero shock, comunque, è dato dal fatto che la maggior parte dei mobili sono stati brutalmente spaccati. Due porte chiuse a chiave erano state buttate giù ed addirittura sono stati inspiegabilmente rotti i vetri di alcune porte finestre. Gesto presumibilmente dovuto alla volontà di fare sfregio o per la frustrazione derivante dal fatto di non aver trovato quasi nulla da rubare di valore. Al piano di sopra dove ci sono le stanze dei ragazzi, tutto è stato messo sottosopra: armadi rotti e cassetti buttati a terra. Sono stati inoltre presi i soldi in monete dei ragazzi che custodivano nei propri cassetti e che servivano per un lavoro didattico sull’utilizzo degli stessi. Ad una ospite, infine, sono state rubate collanine e un orecchino d’oro. Gente senza scrupoli, insomma, e sicuramente molto pericolosa. I danni che hanno prodotto all’interno della struttura, risultano essere di gran lunga superiori alla refurtiva portata via. Da sottolineare, inoltre, che l’Associazione non riceve finanziamenti relativi all’anno 2013.