Riceviamo da Forum cittadino e pubblichiamo.
Azzeccagarbugli camuffati da amministratori si arrogano il diritto di fare scelte sul futuro della città. Confondono viabilità con mobilità, ospitalità con il taglieggio al turista, operatori turistici con bancomat clonati. I turisti non passano per Via del Corso? Tolgono il servizio navetta e ruotano di 45° l’indicazione per il Duomo. Ci hanno impiegato decenni per distruggere il commercio, l’artigianato e la cultura di questa città e ora vogliono passare alla distruzione del quel poco che rimane del turismo. Questa politica manca di capacità, manca di merito. E’ più propensa ad aggiustare numeri che a governare una collettività. Non hanno nessuna missione, ma non potrebbero averne mancando di visione.
Era il 30 Agosto del 2012 quando il già assessore al quel che ne rimaneva del turismo e del commercio, cominciava l’iter approfittando del via libera nazionale. Si parlava allora di un progetto di promozione condiviso fermo nell’idea “che se fosse stata soltanto un’odiata tassa in più per ripianare debiti avrebbe trovato una ferrea opposizione …”‘. E come buona norma di qualunque simil politico dal proposito si passa allo sproposito: il 26 febbraio 2014 si smentisce e si rinnega affermando che
“Di fatto però l’atto non poteva saltare, perché con esso e con i 400mila euro che contiene come flussi in entrata sarebbe saltato anche il piano di riequilibrio pluriennale che l’amministrazione comunale doveva tassativamente approvare entro oggi” Ma dall’Agosto 2012 di astrusità se ne sono dette tante e tali che a stento riusciamo a ricordarle. Agli albori del balzello l’assessore asseriva quanto segue: “Se immaginiamo un turismo fatto di soggetti che fuggono di fronte a poco più o in alcuni casi, poco men, di un euro, significa che c’è ben altro da rivedere nella nostra accoglienza”. Ma da allora nulla è stato fatto per l’accoglienza se non un ecomostro all’ingresso della città. Il 14 Settembre 2012 sembrava svelata l’alchimia per il rilancio del turismo sintetizzata in un piccolo pensierino: “ … E poi tre nuovi punti informazione in luoghi strategici (all’uscita del casello A1, sul piazzale del Belvedere e a monte o a valle della funicolare) con schermi touchscreen in grado di fornire qualsiasi tipo di informazione al turista, da dove mangiare e dormire, ai trasporti, ai musei, alle farmacie. Il punto informazioni di piazza Duomo farebbe il resto del lavoro più nel dettaglio e con una comunicazione più complessiva”.
Vedremo in seguito che l’unica trovata presa in considerazione sarà poi quella di trasferire il punto informazioni di Piazza Duomo in fondo al Pozzo di San Patrizio. Il 5 Giugno 2012: “Ovvio – specifica inoltre l’assessore comunale – che i flussi in entrata che ne deriveranno non potranno essere impiegati per tappare buchi di bilancio. Cosa che non avrebbe senso, ma per il marketing territoriale di cui Orvieto soffre la totale mancanza”. Tralasceremo qui ogni commento sulle farneticazioni della gestione del Palazzo dei Congressi da affidare alla Te.Ma. espresse nella stessa data ma sottolineeremo ancora una volta che tale tassa nulla avrebbe avuto a che vedere con il ‘”buco di bilancio”. Arriviamo al 29 Luglio 2012 quando si pone sul tavolo della trattativa l’affidamento del Palazzo dei Congressi all’associazione albergatori come contropartita all’incapacità dell’amministrazione di esigere una tassa ma di non produrre servizi a favore della permanenza turistica. O così, disse l’assessore, o se passa il “piano Marchesini” mi dimetto. Non passò né l’uno né l’altro ed ovviamente non si dimise.
Con sentenza n. 1165 del 21 agosto 2012 il Tribunale Amministrativo Veneto ha bocciato l’imposta di soggiorno, imposta dal Comune di Venezia, dichiarando l’illegittimità del relativo regolamento in quanto si prevede che albergatori e titolari delle strutture ricettive siano responsabili degli obblighi tributari e della riscossione dell’entrata difformemente da quanto stabilito dall’art. 64 DPR 600/1973. Ma vedremo in seguito come sarà aggirato l’ostacolo. In questo sono forti, mentre per la gestione del Bene Comune non spendono neanche un neurone.
Dal 7 Ottobre 2012 al 12 Novembre 2012 assistiamo ad una serie di mercanteggiamenti per arrivare all’accordo necessario con le associazioni di categoria per aggirare la legge. Spunta anche la promessa di agevolazioni sulla Tarsu e Tares per gli albergatori ma non viene preso neanche in considerazione il suggerimento per arrivare ad una programmazione condivisa e per tempo degli eventi culturali del nostro territorio e promuovere incontri mirati con tour operator e agenzie specializzate per operazioni di incoming lanciato dagli albergatori.
La più esilarante di tutte è stata la proposta di emendamento al regolamento (Ottobre 2012) che avrebbe dovuto aggirare la legge, ovvero che non sarà l’albergatore a fare da sostituto di imposta ma l’ospite che è obbligato a lasciare i soldi sul bancone dell’albergo. Solo una giunta targata PDL poteva partorire una simile amenità in stile adescamento alla prostituzione o utilizzatore finale. Una serie infinita di avvii e rinvii fino all’alluvione del 12 Novembre che sospende il balzello ma non lava via le fesserie fin qui dette e fatte.
Non se ne parlerà più fino al Marzo del 2013 quando la tassa di soggiorno sembra prendere le sembianze di una tassa di scopo da far pagare a tutti, albergatori, ristoranti, musei e, perché no, fast food. Ma alla prevista entrata in vigore nel Giugno 2013 scatta un altro rinvio con la riassicurazione che finché non verrà trovato un accordo con gli albergatori non se ne farà nulla perché la tassa di scopo comincia a solleticare l’amministrazione.
Arriviamo al 21 Febbraio 2014 e cade la scure: ‘Entra in vigore la tassa di soggiorno, presto ritocchi alle tariffe per la sosta dei bus turistici, ma anche un piccolo aggio per lo sfruttamento del gas del primo calanco. Sono queste le prime nuove entrate previste dall’amministrazione comunale a parziale copertura del rientro annuale previsto dal piano di risanamento da 8,9 milioni da spalmare in 10 anni (fino al 2023) che verrà discusso martedì dal consiglio comunale’. Il 7 Marzo arrivano le scuse ufficiali per aver tradito aspettative e svicolato sul tavolo di confronto con gli albergatori. Le scuse sono irricevibili in quanto “il termine perentorio di 60 giorni” è riferibile solo alla toppa sul disastro contabile e strutturale mentre si sono persi due anni senza neanche fissarlo, un tavolo di confronto. E’ proprio per questo che, noi del Forum, proponiamo un meccanismo di confronto strutturale tra amministrazione/assessorati e comitati di settore, una riforma che prevede l’Istituzione di un comune percorso di lavoro e delibera.
Tornando alla telenovela Tassa di Soggiorno, alle buffonate degli amministratori è pronta la risposta degli albergatori con le loro proposte, che però resteranno inascoltate. Ritorna anche la proposta della tassa di scopo e qualcuno la spara veramente grossa: ‘L’unica strada che renderebbe percorribile una proposta del genere è se ci fosse la disponibilità dei ristoratori e del sistema museale ad autotassarsi” (18 marzo 2014).
Sempre in stile PDL si passa dall’induzione alla prostituzione alla istigazione autogestita della vittima.
Si continua con il burocratese, appunto. Questi non sono più virtuosismi di bilancio ma addirittura fenomeni circensi. Tutti sappiamo che all’entrata di uno spettacolo possiamo pagare 1,10 o 100 euro ma dobbiamo sapere almeno che film andremo a vedere. Non ci servono ragionieri o ragionerie come unico orizzonte della politica, ma donne e uomini con la capacità di immaginare una città come cosa viva e propulsiva, non come una preda da saccheggiare per far quadrare dei conti che, guarda caso, continuano a non quadrare. Si proclamano amministratori, statisti o addirittura economisti politici ma in realtà sono solo dei garzoni di bottega inviati dal droghiere a riscuotere i sospesi. Attendiamo dalla minoranza consigliare e dalle loro segreterie di provenienza una proposta alternativa a questa pagliacciata ma ascoltiamo solo silenzio, assordante, ma silenzio. La nostra proposta, anche nel merito, la abbiamo consegnata alla città il 15 Marzo 2014 al netto delle politiche necessarie per far vivere una comunità e non limitarsi a contabilizzarla confondendo obiettivi, strumenti ed azioni.