di Virginia Anselmi
Scrivo queste poche righe a seguito della notizia apparsa sulla stampa riguardante il premio per l’artigianato ad honorem che è stato intitolato alla memoria di mio padre Renzo Anselmi. Vorrei sottolineare il grande orgoglio di essere la figlia di un artigiano capace e un uomo onesto come pochi, al quale si aggiungono la fierezza e la commozione del ricordo che ha lasciato nella nostra città. A tutte queste emozioni si sommano la delusione ed il rammarico non solo di non essere stata invitata, in qualità di unica figlia, ma di non essere stata quanto meno informata dell’evento, al quale avrei partecipato con immensa gioia e riconoscenza.