di Fausto Cerulli
Come il vento che scherza nella valle,
la mia donna comprende ogni parola,
anche non detta, e la ripete a litania
nella stanchezza che le percorre il corpo
tra il maturo sapiente arco dei fianchi
e il seno che somiglia alla gazzella.
Dunque la sera non si fa mai sera,
finché sorride la mia donna. Dunque
la notte si avvicina, lieta di danze,
e profuma di albe rosa e di tremori
finalmente quieti.