“Nel 2013 ad Acquapendente c’è stata una produzione di rifiuti solidi urbani di circa 2.800 tonnellate (1,3 kg/giorno per persona) con una percentuale di raccolta differenziata del 58%; questo ha voluto dire affrontare una spesa per il solo conferimento in discarica delle frazioni non riciclabili (ingombranti e indifferenziato) di 130.000 euro e di 70.000 euro per il conferimento della frazione organica agli impianti di compostaggio, per un totale di circa 200.000 euro”.
L’Assessore all’ambiente del Comune di Acquapendente Claudio Speroni informa la cittadinanza sui risultati raggiunti con la raccolta differenziata e sulle novità che riguarderanno il servizio in questi mesi.
“Grazie alla raccolta differenziata – continua Speroni –, una notevole quantità di materiali avviati al riciclaggio (carta e multimateriale) ci ha permesso di risparmiare ulteriori 100.000 euro di costi di conferimento che si sarebbero aggiunti ai precedenti; così invece abbiamo potuto contare su un contributo economico riconosciuto dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).
Ricordiamo che la Tariffa d’Igiene Ambientale (T.I.A.) è composta da: costo di smaltimento (conferimento), servizi di spazzamento manuali e meccanizzati, raccolta dei rifiuti con il porta a porta.
I servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti sono stati affidati alla Coop. Elce, tramite una gara ad evidenza pubblica indetta dalla Comunità Montana Alta Tuscia Laziale per una gestione che coinvolge Acquapendente e altri sei comuni. Per noi il costo di questi servizi per il 2014 sarà di 523.744 euro più iva, a cui va aggiunto il costo di conferimento dei rifiuti. Quest’ultimo è un costo variabile che dipende dalla quantità di rifiuti prodotta moltiplicato per il costo di conferimento all’impianto.
È importante capire che il comportamento virtuoso di ogni cittadino può incidere direttamente sui costi della bolletta e potrà diminuire solo se la raccolta differenziata verrà effettuata al meglio: minore sarà la quantità, il peso dei rifiuti che ognuno di noi produrrà, minore sarà il costo per il loro smaltimento”.
L’assessore Speroni, inoltre, invita i cittadini a produrre meno rifiuti attraverso semplici azioni: “buttare di meno” per ridurre al minimo quel dato di 1,3 kg/giorno per persona che è troppo alto; alzare la percentuale di raccolta differenziata dei materiali riciclabili, per fare un esempio se si arrivasse al 75% di raccolta differenziata, come accade in altri Comuni dove adottano il nostro stesso sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti, si avrebbe, sulla base dei dati 2013, una minore spesa di circa 45.000 euro; effettuare, laddove sono disponibili giardini o orti, il compostaggio domestico, in questo modo si potrebbe ridurre drasticamente il costo del conferimento delle frazioni organiche agli impianti di compostaggio.
“Non dimentichiamo – prosegue Speroni – che i costi di conferimento agli impianti di smaltimento possono aumentare da un momento all’altro indipendentemente da noi, così come potrebbero essere applicate delle maggiorazioni o delle sanzioni all’Amministrazione Comunale e quindi ai cittadini per non aver raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata previsti per legge”.
“Nei prossimi mesi ci aspettano alcune novità importanti, che verranno messe in atto per ridurre il costo del conferimento dei rifiuti; rendere efficace il sistema di raccolta porta a porta; rendere tracciabili i rifiuti per applicare un sistema di calcolo della tariffa che tenga conto del comportamento del cittadino nella produzione di rifiuti e nella raccolta differenziata, come previsto dalla legge.
Sarà effettuata una verifica dei dati delle utenze con l’aggiornamento delle posizioni anagrafiche; verranno distribuiti i contenitori dotati di dispositivi idonei alla lettura automatica degli svuotamenti, due per la frazione organica (secchietto marrone da 10 litri traforato da tenere dentro casa, secchietto marrone da 23 litri con dispositivo incorporato per la lettura da esporre) ed uno per la frazione indifferenziata. Insieme ai contenitori verranno distribuiti ad ogni utenza n. 50 sacchetti biocompostabili e il materiale informativo aggiornato. Per il ritiro i cittadini dovranno portare con sè il tesserino del codice fiscale per caricare i dati sui propri contenitori e controfirmare una scheda di ritiro degli stessi. Si valuteranno soluzioni di consegna per le persone realmente impossibilitate a recarsi nei punti di distribuzione.
Inoltre, il servizio di raccolta porta a porta sarà esteso alle campagne/case sparse con due passaggi settimanali: uno per l’indifferenziato e l’altro per carta e multimateriale riciclabile (carta separata da sola e vetro, plastica e metallo insieme). Per poter ridurre la produzione di rifiuti organici e considerata la possibilità che le campagne/case sparse hanno di effettuare il compostaggio domestico, questo sarà obbligatorio. Si potrà così applicare quello sconto del 20% sul calcolo della T.I.A”.
“Voglio segnalare – conclude l’assessore Speroni – alcuni punti critici rilevati, facendo appello agli interessati di modificare il loro comportamento. All’incrocio tra la Via Cassia e la Strada Gregoriana è stato rilevato un indecoroso accumulo continuo di rifiuti a danno delle abitazioni vicine e delle strutture agrituristiche presenti in quella zona. Un paradosso rispetto alle stesse segnalazioni turistiche. Si ricorda che il passaggio per il solo indifferenziato è il lunedì mattina.
Altro punto dolente è l’isola ecologica interrata: va utilizzata nella sua parte interrata; se i contenitori sono pieni o non funzionanti non si devono lasciare i rifiuti all’esterno di essa, e lo stendino è un ingombrante che va all’isola ecologica vicino al cimitero nel contenitore dei materiali ferrosi. I cestini getta carte dislocati lungo le vie del paese (come quello in Via del Fiore) non devono essere usati per i rifiuti domestici delle abitazioni. Bisognerà sostituire il contenitore per le pile di Via del Carmine con uno chiuso non apribile, in quanto quello presente accumula acqua nel fondo”.
In allegato 4 immagini relative ai punti critici segnalati al termine del comunicato