Stefano Olimpieri ha ritenuto di doversi scusare con gli operatori turistici locali per l’imposta di soggiorno che graverà sulle loro imprese.
“La presentazione del piano di riequilibrio- scrive Opimpieri- pluriennale prevede termini perentori: un piano complesso ed articolato che deve risultare credibile e sostenibile per far rientrare l’Ente dalla esposizione debitoria nell’arco di un decennio e che deve passare al vaglio del Ministero degli Interni e deve essere sottoposto al controllo della Corte dei Conti. In pochissime settimane la Giunta, unitamente ai Dirigenti e ad un gruppo di seri, capaci e volenterosi dipendenti comunali, ha predisposto un piano che per il primo anno deve trovare risorse per circa 700.000 euro: una cifra rilevante che dovrà scaturire da importanti tagli alla spesa pubblica (ricordiamo che in 5 anni Concina ha ridotto la spesa pubblica del 20%, portandola dai 27.800.000 euro del 2009 ai 22.700.000 del 2013) ed anche da maggiori entrate. Ed in merito alle maggiori entrate si è deciso di quantificare l’imposta di soggiorno e di farla partire dalla metà di aprile: siamo consapevoli che per gli operatori del settore ricettivo è stato un colpo molto duro, non tanto e non solo per la imposta in se, quanto perché è mancata da parte dell’Amministrazione una preventiva comunicazione ed una seria partecipazione. Condividiamo le lamentele, perché questo provvedimento poteva e doveva essere partecipato a tutti gli interessati – compresi i Consiglieri Comunali -, ma siamo anche convinti e consapevoli che il termine perentorio di 60 giorni ha fagocitato ed assorbito un po’ tutto. Di fronte a questa situazione ci assumiamo pubblicamente (lo abbiamo fatto anche in Consiglio Comunale) le nostre responsabilità, soprattutto perché da novembre scorso non abbiamo più dato continuità a quel positivo confronto apertosi con la categoria degli albergatori; così come ci assumiamo le nostre responsabilità politiche nell’avallare l’imposta di soggiorno, non cerchiamo paraventi o schermi dietro i quali nasconderci. Chi fa politica e soprattutto chi governa deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Detto questo, abbiamo l’obbligo di ricordare che per quasi due anni questa imposta non è stata applicata solo perché l’Amministrazione Concina ha recepito ed assecondato le legittime contrarietà della categoria. Almeno su questo speriamo che gli albergatori ne siano pienamente consapevoli”.
In una successiva parte della lettera Olimpieri ricostruisce la storia dei debiti con cui la sinistra ha condizionato tutte le scelte sciagurate intraprese dall’amministrazione Còncina e bersaglia particolarmente il candidato sindaco Germani. Siamo in campagna elettorale.
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