di Roberto Minervini
Dopo aver scritto su questo ospitale giornale alcune mie considerazioni sui lupi (ringrazio tutti per i benevoli pareri che ho raccolto) sento il bisogno di raccontarvi di me. Forse dovrei rivolgermi ad un social network, ma non li frequento e mi viene meglio farlo attraverso le pagine virtuali di un giornale. Cercherò di spiegare il mio problema ed ho anche allegato delle foto (spero pubblicabili), per farvi vedere in quale luogo difficile vivo io. Dovete sapere infatti che per arrivare a casa mia (vivo in campagna) ci sarebbero ben quattro strade: la principale è la Strada del Lapone, poi ce ne sono ben due che “scendono” dalla bella frazione di Benano ed una quarta che si dirama per la località Citerno, proveniente da Castel Giorgio. Insomma sembra che per arrivare a casa non dovrei avere problemi ed invece accade che, per decidere che strada fare, devo prima vedere le previsioni del tempo, poi che ore sono e poi calcolare da quanto tempo sta piovendo. Perché tutto questo? E’ semplice, ma badate bene è solo un problema mio. Il fatto è che delle quattro strade che vi dicevo, delle due che scendono da Benano, quella comunale è impraticabile perché abbandonata dal Comune di Orvieto da anni, l’altra, quella “vicinale”, è irrimediabilmente franata, mentre la terza, che scende dal Citerno, è pessima, specie nel tratto di competenza di Orvieto. Quindi se decido di fare la Strada del Lapone, poiché il ponticello sul Romealla è di fatto un attraversamento “a raso”, devo calcolare la quantità d’acqua che troverò sull’attraversamento e se mi posso arrischiare a passarci con l’auto. La cosa naturalmente è bene che avvenga di giorno e quindi, per i miei impegni di lavoro o altro devo regolarmi, se piove, a rientrare prima del tramonto. Per farla breve, grazie alla totale mancanza di manutenzione e di interventi su questa viabilità da parte del comune (ve lo dicevo che è un problema mio), siamo tornati indietro nel tempo, a quando si rincasava prima del buio.
In fondo me la sono andata a cercare decidendo di andare a vivere in campagna nell’Orvietano. Che potevo aspettarmi dalla città slow per eccellenza? In quasi cinque anni di proteste e sollecitazioni infatti non è successo niente E così, se sono a fare spese con mia moglie sono costretto a dirle un po’ ruvido, così come faceva John Wayne in un famoso film western, “svelta, stiamo perdendo ore di luce”.
Ma la campagna orvietana della Valle di Benano riserva altre sorprese, perché vedete, e questo è solo un altro problema mio, l’acqua potabile non c’è, o meglio, se c’è è quella di pozzo che, nel mio caso, è così ferrosa che potrei spostarla con una calamita. E quindi dai ad organizzarti con deferrizzatori, filtri, pompe sommerse, addolcitori, cloratori, insomma una mini centrale idraulica per avere quello che in tutti i paesi civili si ottiene aprendo un rubinetto e pagando il servizio di fornitura al comune o a chi per lui. Al Comune di Orvieto la pensano però diversamente, a nulla è servito raccogliere ed inviare in questi anni decine di petizioni: assoluto silenzio! E dire che, nella valle, tutti gli eventuali fruitori avrebbero fortemente contribuito alle spese (mezzo acquedotto tra l’altro già esiste): niente! Credo che qualunque sindaco o assessore o responsabile delle frazioni (ma esiste ?) avrebbe fatto uno straccio di riunione fra i richiedenti ed i responsabili della fornitura per trovare una soluzione compatibile per tutti: niente! E qui non è un problema di soldi, come non lo è per avere a Benano il metano anziché il costosissimo gpl. Anche lì: zero assoluto! Si aspetta che scadano le concessioni tanto per una città slow cosa volete che sia far passare un altro costoso inverno ad un gruppo di pensionati, tutti naturalmente grandi agricoltori benestanti. Vedete ad Orvieto non tutti sono uguali (bella scoperta direte voi), ma per uno di principi all’antica come me non è bello vedere che si tenti l’impossibile per far fare un albergo a Rocca Ripesena, dove per ovvie ragioni non si può fare, o una lottizzazione alla Svolta in area esondabile (non impariamo mai!) e si trascura completamente il territorio ignorando chi lo tutela curandolo e vivendoci. Insomma il famoso lodevole ruolo di chi svolge attività agricola e di manutenzione del territorio preservandolo e mantenendone l’integrità è la solita chiacchiera da convegno sul valore del Paesaggio. Il mondo è cambiato, ma una certa politica di Orvieto non se n’è accorta, si lottizza ancora, svendendo territorio, ed il centro storico continua ad essere desolatamente mezzo vuoto.
Mi sto attardando, mia moglie deve andare a fare la spesa, la strada del Lapone non è percorribile perché piove da due ore e trentaquattro minuti, troppo, dopo le due ore il Romealla non è più attraversabile, mia moglie dovrebbe quindi fare la stradaccia del Citerno e, poiché non è appena rientrata dalla Parigi-Dakar, mi tocca accompagnarla. Ma ho anche da lavorare e quindi, se continua così, a me e a tanti altri del comprensorio ci toccherà fare un esposto alla Procura contro il Comune di Orvieto e magari, come dice qualcuno, chiedere anche i danni. Nel frattempo, per sicurezza, mi sono fatto amico uno che conta alla Protezione Civile, non si mai. Se mi faccio male e sta piovendo mi devono venire a prendere in elicottero, un’ambulanza per il Citerno non credo che con la pioggia passerebbe. Naturalmente anche questo è un problema solo mio. Ma è poi proprio così? O tutte le Frazioni stanno come stiamo noi a Benano? Chissà? Fatemi sapere, magari attraverso i commenti e si potrebbe combinare una minirivoluzione delle trascurate Frazioni e, tutti assieme, fare una protesta seria, una di quelle belle, all’antica, incazzati neri e con i forconi sotto al Comune. E dire che secondo qualche analista finanziario Orvieto incasserebbe più soldi adesso che negli anni predenti, non lo so, so solo che neanche la postina arriva più a casa mia e starei a dieci minuti di auto dal centro storico. Comunque non vedo l’ora che invece arrivino le elezioni. Per chi voterò non lo dico, non sono a scrivere per fare propaganda elettorale, però chi non voterò l’avete già capito. Vedremo come risolverò i miei problemi personali, comunque sarà un piacere tenervi informati.