di Paolo Borrello
Andrea Scopetti, attuale segretario del Pd di Orvieto, mi ha rimosso dal gruppo facebook di questo partito in seguito al mio progetto di costituire una lista civica di centrosinistra con un proprio candidato a sindaco e nella sua risposta alla mia richiesta di spiegazioni mi ha anche invitato a dimettermi dal Pd.
Io non intendo dimettermi affatto dal Pd, caro Andrea.
Credo che altri iscritti orvietani al Pd si dovrebbero eventualmente dimettere. Ad esempio coloro che favorirono il voto disgiunto alle elezioni comunali del 2009, invitando a votare Concina e non Loriana Stella, alcuni dei quali sono ancora iscritti al Pd.
A questo riguardo hai letto quanto ha scritto, e non è stato smentito, Claudio Lattanzi nel suo libro “Orvietopoli” a pagina 22, riferendosi inizialmente a Concina: “Le residue opposizioni della destra furono facilmente superate ed il resto è cronaca, anche se a spianargli la strada verso il Comune fu anche un importante accordo pre-elettorale stipulato tra Orvieto Libera ed il consigliere regionale del Pd proveniente dalla Margherita, Eros Brega che riuscì a vendicare Stefano Mocio, azzoppando la corsa della candidata a sindaco del centrosinistra, Loriana Stella (vincitrice delle primarie indette dal Pd contro il sindaco uscente Mocio, legato a Brega), diventando un interlocutore di Concina, seppure a corrente alternata. Brega, oggi presidente del consiglio regionale, è il ras delle preferenze elettorali a Terni e parte della provincia tra cui Orvieto su cui ha cercato spesso, con successo, di allargare il proprio consenso. Rampantissimo quarantenne dallo stile berlusconiano e figura emergente del Pd provinciale, da quando è stato nominato presidente del consiglio regionale, Brega ha spazi di manovra minori per tirare le fila su tavoli diversi e a risentirne un po’ è anche il gioco di sponda che si era subito instaurato in maniera sotterranea tra la parte del Pd orvietano che fa riferimento a lui (i consiglieri comunali Roberto Meffi e Leonardo Mariani oltre a Mocio) ed i Concina’s boys…”?.
Hai letto poi quanto rilevato da Valentino Filippetti sempre nel gruppo facebook di cui sopra, secondo il quale sostengono la candidatura di Andrea Taddei alle primarie alcuni che cinque anni fa stavano su sponde opposte: Mocio, Capoccia, Galanello, la Stella?
Così ha scritto Filippetti: “Abbiamo i candidati, ben quattro per le primarie del Pd per il sindaco di Orvieto. Sono Germani, Taddei, Trequattrini e Silvia Fringuello. La più scontata è quella di Taddei. Ripropone la vecchia alleanza che portò alla elezione di Mariani a segretario: Mocio, Galanello, Caiello, a cui si sono aggiunti Nativi e Loriana Stella. E’ la vecchia idea di auto tutelare il famoso ‘gruppo dirigente’ ovvero quelli che in quel momento ricoprono cariche importanti…”.
A proposito di Galanello, dovresti chiedergli se risponde a verità quanto scritto, e non smentito, da Claudio Lattanzi, in un articolo pubblicato su “La Nazione”: “Nessuno si fida di nessuno dentro il partito democratico, ma l’altra incognita covata da chi interpreta come un oracolo la politica-politicante è anche rappresentato dalla posizione di Galanello il quale, mentre a livello regionale sostiene alla segreteria regionale il cuperliano Stefano Fancelli, ad Orvieto ha abbandonato Germani. Una mossa dietro alla quale si intravede un accordo con il presidente del Consiglio regionale Brega in vista delle regionali del 2015, quando Brega potrebbe aspirare ad un posto da assessore mettendo a disposizione dell’orvietano voti ternani in libera uscita per la riconferma di Galanello in Regione ma anche un accordo blindato tra due bacini elettorali del Pd ternano e orvietano da far valere alle elezioni politiche…”.
A proposito di Germani, dovresti chiedergli se si ritiene responsabile della principale causa delle attuali gravi difficoltà finanziarie in cui versa il Comune di Orvieto, il forte indebitamento finanziario determinato soprattutto dalla notevole espansione degli investimenti in lavori pubblici avvenuta negli ultimi anni della “sindacatura” di Cimicchi, quando Germani era assessore ai lavori Pubblici.
E, per “par condicio”, dovresti chiedere ad Andrea Taddei se si considera davvero un “uomo nuovo” lui che si è presentato candidato alle elezioni comunali del 1999 e alle elezioni provinciali del 2004, in quest’ultimo caso in rappresentanza della Margherita, che è stato membro del consiglio di amministrazione della Fondazione del Centro Studi e del consiglio di indirizzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto.
Del resto io mi sento in piena sintonia con le idee e i progetti del nostro segretario nazionale Matteo Renzi mentre diversi altri iscritti al Pd di Orvieto non lo sono affatto. E aggiungo che nel Pd di Orvieto servirebbero molto dei veri renziani non degli pseudorenziani, per introdurre davvero, in esso, i profondi cambiamenti necessari.
E poi, quanto meno in provincia di Terni, non mi risulta che il sostegno ad una lista civica che non coincida con la lista del Pd sia motivo di espulsione.
C’è un precedente: Emanuele Pica, tuo amico, consigliere comunale di Montecastrilli in rappresentanza di una lista civica diversa da quella sostenuta dal Pd, che presentava come candidato a sindaco non eletto un esponente del Pd, Raggi, non è stato espulso, anzi dovrebbe entrare a far parte dell’assemblea regionale in quota Civati.
Quindi, caro Andrea, rifletti, prima di arrivare a chiedere le mie dimissioni, come dovevi anche riflettere prima di scrivere ad esempio, sempre in quel gruppo, rivolgendoti a Silvia Fringuello, che lei era “fumata”.
Così hai scritto: “…Silvia Fringuello ricordati che queste cose le hai approvate anche tu, che la tua candidatura t’ha fumato?”.
Inoltre la reazione di Scopetti alla mia intenzione di sostenere una lista civica ed anche il livore di alcuni commenti anonimi, probabilmente provenienti da iscritti al Pd, ad una mia nota pubblicata sui giornali on line http://pborrello.wordpress.com/2014/02/10/no-alle-primarie-del-pd-di-orvieto-si-a-una-lista-civica/, a mio avviso, rappresentano la dimostrazione di quanto all’interno del Pd di Orvieto, oggi, non siano tollerate le critiche e altresì la manifestazione di un evidente nervosismo, nonché di un’altrettanto evidente debolezza.
Tale situazione mi induce a ritenere che ci siano forti analogie tra il Pd del 2014 e il Pci di Orvieto di quaranta anni fa, quando le critiche erano mal tollerate – successivamente le critiche non furono mai ben viste ma la situazione migliorò progressivamente – . Ma allora il Pci aveva quasi 10 volte gli iscritti del Pd di oggi (sono circa 350 e poi si sono recati a votare nella prima fase delle primarie per l’elezione del segretario nazionale solo 120 iscritti mentre coloro che hanno partecipato alle primarie – iscritti e non iscritti – sono stati circa 2.000 e circa 6.000 furono i partecipanti alle primarie del 2009 tra Mocio e la Stella) e alle elezioni comunali superava anche il 50% dei voti.
E comunque, caro Andrea, non mi intimorisci di certo e pertanto andrò avanti, invitando a non partecipare alle primarie del 23 febbraio e tentando di contribuire alla nascita di una lista civica di centrosinistra – già in fase di avanzata preparazione, che rappresenti un’alleanza tra democratici e progressisti orvietani e abbia come riferimenti anche gli iscritti e gli elettori del Pd, soprattutto coloro che hanno partecipato alle primarie per l’elezione del segretario nazionale – per i motivi che ho indicato nella nota prima citata.
Infine, invito tutti coloro che sono interessati, a diventare, se sono presenti su facebook, membri del gruppo che ho recentemente costituito, denominato “Democratici di Orvieto e non solo”, nato per questo motivo: “Ho deciso di aprire questo gruppo perché il segretario del Pd di Orvieto mi ha rimosso dal gruppo del partito democratico di Orvieto. Comunque questo gruppo dovrebbe essere un luogo di discussione fra gli iscritti e gli elettori del Pd, di Orvieto e non, ed inoltre fra coloro che criticano, anche fortemente il Pd, sulle attività del Pd a livello locale e a livello nazionale”.