Riceviamo da Italia Nostra Orvieto e pubblichiamo.
Gli interventi decisamente sopra le righe di Antonio ‘Toni’ Concina, sindaco in uscita del Comune di Orvieto, e di Stefano Olimpieri, capogruppo PDL nel Consiglio comunale di Orvieto, ovvero di una compagine politica non più esistente nel quadro parlamentare nazionale, fanno capire che Italia Nostra Onlus – Sez. di Orvieto ha toccato qualche nervo scoperto richiamando l’attenzione sulla lottizzazione della ‘Svolta’ recentemente approvata.
Le pezze che i due censori tentano affannosamente di mettere non fanno altro che rendere più evidente il buco.
Le chiacchiere vuote e le sicumere non riescono a nascondere l’evidenza. La lottizzazione della ‘Svolta’ è una tipica operazione elettorale destinata ad aggravare le criticità legate alle cicliche esondazioni del fiume Paglia che interessano quell’area. Ed è tristemente in continuità col pregresso: Marco Frizza e Roberto Meffi nel 2007 e nel 2008, quando sedevano sugli scranni del PD (o come si chiamava allora) in Consiglio Comunale, hanno votato la lottizzazione della Svolta, tanto criticata dal capogruppo Olimpieri, e oggi l’hanno di nuovo votata dagli scranni dell’attuale stravagante maggioranza.
Per la bella favola del pubblico che detta le regole al privato basta dire che degli oltre 80.000 mq interessati dalla variante, più di 52.000 sono per edilizia residenziale e verde privato. Inutile dire che Renzo Piano parla di riqualificazione dell’esistente e non di nuove costruzioni.
Preso dalla vis polemica il sindaco in uscita dimentica che Italia Nostra Onlus – Sez. di Orvieto collabora da tempo con l’amministrazione comunale su tematiche importanti quali i rifiuti, la geotermia, l’eolico, e non ha fatto mancare il proprio contributo durante la recente alluvione del 2012, fornendo in tempo reale la nuova mappa delle zone a rischio inondazioni, specificando che quella stessa mappa poteva servire da base di discussione per affrontare temi di più ampio respiro quali il consumo del suolo e l’edificabilità in aree soggette all’esondazione dei fiumi. Specificazione lasciata cadere da un sindaco e da una maggioranza che ha autorizzato la costruzione di un centro commerciale in un’area sommersa dal fiume il 12 novembre 2012.
Ma forse tutto questo sembra essere ormai storia vecchia perché la svolta sembra esserci già stata: Antonio ‘Toni’ Concina, che a dicembre 2013 annunciava la propria ricandidatura, a oggi non ha ancora trovato una lista che lo sostiene.