Riceviamo da un lettore che si firma ma prega di presentarsi sotto il nome “Francesco da Roma”. Non è un grande problema, ma si aggiunge agli altri quotidiani e diventa fastidioso, oltre che presentare aspetti decisamente antieconomici. Segnaliamo la questione, sperando che qualcuno possa affrontarla e risolverla.
Chiedo cortesemente alla redazione di Orvietosi di occuparsi dell’appalto del servizio di illuminazione votiva del cimitero di Orvieto conferito alla Ditta Vestrelli s.r.l. di Perugia e scaduto il 31.12.2013, poi prolungato di sei mesi fino al 30.6.2014. Questa inusuale proroga ha costretto la soc. Vestrelli ad emettere per l’anno in corso bollettini di pagamento in conto corrente per un importo semestrale anziché annuale, come è sempre stato, per cifre irrisorie nel mio caso consistenti in tre importi semestrali (ho tre tombe da accudire) pari ad € 8,00 ciascuno. La farraginosità ed il fastidio per gli utenti, me compreso, risultano del tutto evidenti anche in considerazione delle ulteriori spese da affrontare (mi sono state imputate spese di riscossione c/c pari ad € 1,16 per ogni bollettino, mentre come noto le spese di versamento in banca o in ufficio postale ammontano a circa € 2,00 sempre per ogni bollettino) con un’incidenza in aggravio di circa il 40% della somma da versare. Tutto questo da ripetere poi per il secondo semestre. Basta, se continua così sarò costretto a disdire il servizio di illuminazione votiva, ritornerò così ai più efficaci ed economici moccolotti di cera. I miei defunti sepolti al Cimitero orvietano sapranno poi chi ringraziare! Nella speranza che questa mia abbia il riscontro desiderato, distintamente saluto.