Riceviamo dal Comitato per la candidatura di Giuseppe Germani sindaco e pubblichiamo.
Si è costituito spontaneamente già da alcuni giorni un Comitato di cittadini a sostegno della candidatura di Giuseppe Germani per le prossime elezioni primarie del Partito Democratico.
L’appello agli elettori di domenica prossima è stato sottoscritto da rappresentanti di tutti i settori della società civile.
Si tratta di gente comune, semplici cittadini, liberi professionisti, impiegati, artigiani, che sono stanchi delle logiche con le quali fino ad ora il maggior partito della Città ha scelto gli amministratori, che proprio in funzione di queste logiche hanno determinato una pesante subordinazione del territorio rispetto ai centri di potere regionali e provinciali.
Lo scambio asimmetrico fra Orvieto e le classi dirigenti umbre, la gratificazione di quadri locali sostanzialmente proni di fronte ai desiderata provinciali e regionali, conditi da nefasti elementi di opportunismo, sono argomenti sufficienti per dire basta a questo sistema che ha finito per dare all’opinione pubblica democratica e progressista di Orvieto un messaggio talmente ambiguo da aggravare, anziché sanare, la grave frattura fra cittadini e politica, che costituisce, a parere degli scriventi, uno dei principali problemi di funzionamento della democrazia italiana.
Quella di Giuseppe Germani è l’unica candidatura che offre garanzia di libertà da queste logiche e, proprio per questo, è in grado di interloquire autorevolmente con tutti i settori della società orvietana, per concorrere ad un nuovo patto per il rilancio economico e produttivo di una realtà che sta rischiando un rapido impoverimento.
Il nostro è il sostegno della gente comune ad un candidato serio, onesto, competente e per questo autorevole.
Di seguito la versione integrale dell’appello
Noi sottoscritti ci rivolgiamo con la presente ai nostri Concittadini orvietani, in occasione dello svolgimento delle primarie del Partito Democratico del 23 febbraio p.v., chiedendo loro di recarsi al voto e di dare la propria preferenza al candidato Sindaco Giuseppe Germani.
Crediamo che la validità della candidatura di Germani sia attestata da una serie di buoni motivi:
- perché in una temperie culturale e politica, dominata dalla retorica del “nuovismo” ad ogni costo, essa offra adeguate garanzie di onestà, competenza ed esperienza, tanto più necessarie oggi che il Paese – e segnatamente il territorio orvietano – si trova a dibattersi angosciosamente nella stretta della più grave crisi economica e finanziaria del dopoguerra. Le primarie di partito non possono essere un “contest”, in cui venga premiata l’improvvisazione – magari brillante – e, paradossalmente, esaltata come fattore di rinnovamento la sostanziale estraneità dei Candidati a qualsiasi logica di appartenenza e militanza, che fanno invece, a parere dei Sottoscritti, la qualità autentica di ogni buona politica;
- perché soltanto essa è in grado di esaltare e mettere a disposizione del bene comune un patrimonio di valori – quelli di una sinistra moderna, europea, aperta e riformista – che, profondamente rinnovati ed adattati alle novità inedite dell’epoca, hanno ancora molto da dire a quella che crediamo essere tuttora la maggioranza dell’elettorato di Orvieto;
- perché essa – a fronte dei gravi errori compiuti dalle classi dirigenti della sinistra negli ultimi due decenni – ci appare la sola in grado di rompere con una logica di subordinazione del territorio orvietano, fondata sostanzialmente su uno scambio asimmetrico fra Orvieto e le classi dirigenti umbre, che dura purtroppo dagli albori del regionalismo e che è approssimativamente consistito nella gratificazione, da parte delle istanze superiori del Partito della sinistra, di quadri locali sostanzialmente proni di fronte ai desiderata provinciali e regionali, a danno di esponenti che avrebbero potuto rendere alla comunità umbra ed orvietana un contributo ben più valido ed incisivo. Tale logica, segnata storicamente da nefasti elementi di opportunismo, si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi, arricchendosi financo di un tratto trasformistico che – come dimostra il percorso surreale che ha condotto alle primarie in oggetto – ha finito per dare all’opinione pubblica democratica e progressista di Orvieto un messaggio talmente ambiguo da aggravare, anziché sanare, la grave frattura fra cittadini e politica, che costituisce, a parere degli scriventi, uno dei principali problemi di funzionamento della democrazia italiana;
- perché essa è realmente l’unica candidatura in grado di ascoltare, con il disinteresse e la disponibilità che connotano ogni autentica leadership, i bisogni, le esigenze, i problemi e le speranze di una cittadinanza stremata da storiche disillusioni ed attualissimi drammi legati alla congiuntura economica; di interloquire autorevolmente con tutti i settori della società orvietana, per concorrere ad un nuovo patto per il rilancio economico e produttivo di una realtà che rischia un rapido impoverimento, secondo i dettami di un’idea sostenibile di economia; di promuovere il dibattito pubblico cittadino e la partecipazione reale di ciascuno/a alla gestione della Città, superando ogni provinciale logica di cooptazione all’interno di immutabili centri di potere; di dialogare proficuamente con tutte le componenti culturali che animano l’agorà di Orvieto, sotto la guida di una visione laica , e perciò non “laicista”, della vita e della società.
Per tutti questi motivi vi invitiamo domenica 23 febbraio a dare la vostra preferenza a Giuseppe Germani.