L’Università delle Tre Età di Orvieto e la Condotta Slow Food Orvieto hanno messo in cantiere due appuntamenti nei quali si tratterà di cibo e società.
I caratteri sociale, rituale ed economico del consumo alimentare contribuiscono a costituire i fondamenti della storia dell’umanità. E così, una metafora alimentare definisce una nozione decisiva per l’identità umana: la sapienza ed il sapere derivano dal verbo latino sàpere = avere sapore, avere gusto. Sapere, quindi, significa avere sapore. Interessante notare come il rapporto fra gusto e conoscenza sembra essere fissato fin dalle origini del nostro linguaggio.
Gli appuntamenti in questione avranno luogo alla Sede Unitre di Orvieto, presso Palazzo Simoncelli in Piazza del Popolo:
Lunedì 17 febbraio 2013 – alle ore 16,30
Paolo Gramigni (formatore Slow Food) “Gusto, tradizione e piacere: alcuni spunti per un percorso di consapevolezza alimentare”.
Venerdì 21 febbraio 2013 – alle ore 16,30
Luciano Giacchè (docente di Antropologia dell’alimentazione presso l’Università degli Studi di Perugia) “Trasformazioni della società e mutazioni del cibo”.
Ai due incontri parteciperanno anche i docenti che hanno aderito al progetto “Il cibo è arte e l’arte è il cibo della mente” rivolto alle scuole materne, elementari e medie di Orvieto; un progetto che è andato ad analizzare lo stretto legame che esiste da sempre fra Arte e Alimentazione.
Si porta a conoscenza, poi, che l’interessante incontro con Don Danilo Innocenzi (dal titolo “Giubileo Eucaristico di Bolsena-Orvieto – Dono di Storia, di Arte e di Fede”), previsto inizialmente per Venerdì 21 febbraio, è stato posticipato a Venerdì 28 febbraio sempre alle ore 16.