di Mario Tiberi
Una parola in più,
un pensiero in più,
una riflessione in più,
non aggiungono nulla
alla condanna senza appello
dell’abominevole crimine dello
Olocausto.
Solo il silenzio di sentirmi anch’io
in qualche modo colpevole,
mi libera, in parte,
dall’angoscia e
dalla disperazione.
Nella preghiera,
mi inchino di fronte a Voi,
Fratelli Ebrei.
Orvieto 27/01/2014