Riceviamo la nota che segue del gruppo PdL e pubblichiamo.
Il gruppo ripete la solita storia, che unisce fatti a supposizioni e quindi produce una storiella.
Noi non abbiamo nulla da dimostrare, perché non siamo impeganti a cercare voti ma soltanto ad avvicinarci il più possibile a racconti oggettivi.
I risultati raggiunti dall’Amministrazione nella gestione dei parcheggi sono quelli che ripete il PdL, nessuno lo nega.
Il risultato è abbastanza positivo e dobbiamo ringraziare la fortuna.
La manfrina che “Il bando venne fatto esclusivamente per quadrare il bilancio preventivo 2010” non dimostra nulla, motiva soltanto la scelta sciagurata. Che la concessione andasse a buon fine era invece auspicato dal sindaco con inusuale partecipazione: molti ricordano il suo augurio al gruppo di “giovani imprenditori”, che si stava costituendo per partecipare al bando, espresso in Consiglio comunale, in mezzo a generale imbarazzo. Se altri non condividevano la decisione nel loro intimo, questo non è un fatto rilevante.
Segue la nota del gruppo PdL e un invito ai lettori. Andate su Archivio storico, mettete range di date settembre 2009-ottobre 2010, parola da ricercare parcheggi. Lì c’è un anno di storia, come fu vissuta in quei giorni, con gli errori di tutti, che non possono diventare meriti con il passare del tempo.
Ora, per compiere un passo avanti, sarebbe utile discutere di un progetto che vada al di là del posteggio sotto casa o dei quattrini fatti pagare agli orvietani.
(D.F. ovviamente D.F. sta per Dante Freddi)
Segue nota PdL.
Con il rispetto che bisogna avere a chi la pensa diversamente, riteniamo assolutamente improprio ed anche un po’ offensivo leggere che le nostre considerazioni in merito alla gestione dei parcheggi siano solo “fandonie”. Diciamo questo perché la ricostruzione di D.F. è priva di alcuni elementi sostanziali e, pertanto, ci permettiamo di corredare ed integrare il documento al solo fine di ricostruire i fatti in maniera oggettiva:
1) Il parcheggio di Foro Boario, costruito con un mutuo acceso dal Comune, è stato gestito direttamente da ATC fino al 31 luglio 2011, giorno della scadenza della Convenzione stipulata nel 2000 e che obbligava il nostro Comune a pagare in favore di ATC una cifra annua tra i 120.000 ed i 150.000 euro. In sostanza i contribuenti orvietani hanno pagato l’ammortamento del mutuo per costruire il Foro Boario, oltre a pagare – per più di un decennio – anche cifre rilevanti in favore di ATC per un parcheggio di proprietà della città. Da agosto 2011 lo gestisce direttamente il Comune ed in soli due anni e mezzo (dall’agosto 2011 al dicembre 2013) le casse comunali hanno introitato la bellezza di 1 milione di euro. Se l’Amministrazione Concina non avesse chiuso definitivamente la Convenzione con ATC, invece di incassare 1 milione di euro, il Comune avrebbe dovuto pagare in due anni e mezzo la bellezza di 320.000 euro. A casa nostra tra dare ed avere sarebbe stato 1 milione e 320 mila euro in meno nelle casse comunali!;
2) Il parcheggio di Via Roma è stato inaugurato a maggio del 2009 dal Sindaco di allora, ma è stato aperto solo il 22 agosto 2011: ciò perché non era stata pagata al Demanio tutta la superfice del pianoro superiore. L’Amministrazione Concina decise di gestirlo in proprio, ed in poco meno di due anni e mezzo (dall’agosto 2011 al dicembre 2013) il Via Roma ha fatto incassare alle casse comunali 500.000 euro;
3) nel 2013 gli stalli a strisce blu hanno generato incassi pari a 630.000 euro: è una cifra importante che si incrementa sensibilmente di anno in anno perché vengono fatti maggiori controlli da parte dei Vigili Urbani:
4) dall’aprile 2012 una parte di piazza della Pace è stata destinata a parcheggio a pagamento per i bus turistici: ricordiamo che Orvieto, a differenza di tutte le altre città turistiche d’Italia, era l’unica a non far pagare lo stazionamento dei bus. Questa scelta ha determinato la possibilità di monitorare il numero dei bus che giungono nella nostra città ed ha creato un introito di 160.000 euro all’anno;
5) rispetto al bando del settembre 2010 per la gestione a terzi dei parcheggi, occorre fare alcune precisazioni. Non diciamo una fandonia se affermiamo che Leoni, Ranchino, Sborra ed altri del centro destra erano assolutamente favorevoli ad una gestione pubblica, mentre l’allora Assessore Calcagni e tutto il PD stavano legittimamente lavorando per una gestione esternalizzata (ATC ?!?). Il bando venne fatto esclusivamente per quadrare il bilancio preventivo 2010: in entrata mancavano 2.800.000 euro e si decise – per non fare un bilancio falso – di iscrivere in entrata quella somma al fine di pareggiare le entrate con le uscite. Nel bando era scritto che l’aggiudicatario avrebbe dovuto versare una maxi rata di 2.800.000 euro entro il 31 dicembre 2010 e poi per gli altri quattordici anni avrebbe versato cifre annue a decrescere gradualmente. Pertanto, l’unica ed esclusiva ragione per la quale si fece il bando era di natura finanziaria. Fortunatamente il bando è andato deserto. Rammentiamo che nell’esercizio 2010 il disavanzo fu solo di 1,5 milioni di euro, rispetto ai 2.800.000 preventivati. Il 2010 è stato il primo ed unico bilancio della gestione Concina chiuso con un disavanzo, visto che i tre successivi hanno tutti chiuso in avanzo di amministrazione.
Parliamo di fortuna perché il bando andò deserto e, quindi, il Comune ebbe la possibilità di gestire i parcheggi in proprio; parliamo di lungimiranza politica perché la Convenzione capestro con ATC sul Foro Boario non venne rinnovata e, quindi, l’Amministrazione Concina ebbe la possibilità di poter gestire in proprio sia Foro Boario che via Roma.
Caro D.F., potranno essere verità scomode ma non sono fandonie.