di gruppo PdL
In questi giorni sulla stampa regionale e sui siti internet si sta espandendo a macchia d’olio la questione degli aumenti delle indennità di funzione – che assorbe anche la vecchia indennità chilometrica – che si sarebbero dati i Consiglieri Regionali dell’Umbria. Non è nostra intenzione entrare nel merito e dare giudizi; così come non è nostra intenzione sollevare la questione per “sparare” addosso a Fausto Galanello, unico rappresentante del nostro territorio in Regione e membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, organo maggiormente incriminato rispetto a questi aumenti di indennità di funzione. E’ nostra intenzione, invece, rappresentare a voce alta come in questi anni l’Amministrazione Concina abbia tagliato di netto tutte le spese superflue e tutte quelle spese che – in un modo o nell’altro – potevano raffigurarsi come riconducibili al mantenimento di un certo modo di fare politica. Se vogliamo essere intellettualmente onesti, dobbiamo anche dire che nel nostro Comune non ci sono mai state spese che potevano configurarsi come funzionali al mantenimento della “casta”: nel nostro Comune ci sono state – quelle sì – spese un po’ troppo allegre (usiamo un eufemismo!) che – fino al lustro scorso – hanno contribuito a far crescere la montagna di debito pubblico. Telefonini di servizio, cene “di lavoro” un po’ troppo frequenti, spese di rappresentanza certamente fuori dalla normalità, gemellaggi, viaggi in giro per il mondo, carte di credito, erano queste le spese che dovevano essere immediatamente “stroncate” e che Concina ha immediatamente “stroncato”. Già dal luglio 2009 il Sindaco e tutti i suoi collaboratori si sono velocemente incamminati lungo questa strada virtuosa, dimostrando senso del dovere ed un altrettanto senso di rispetto nei confronti della cittadinanza tutta. A differenza di tanti che parlano o straparlano, Toni Concina ha dato prova di dare corso alle promesse fatte in campagna elettorale. Non basta ricordare solamente il fatto che in quattro anni e mezzo Toni non ha mai percepito neanche un euro di indennità, ma questa linea di condotta l’ha seguita anche rispetto alle spese di rappresentanza. Un plauso va anche agli Assessori attuali ed a quelli che non lo sono più: anch’essi per un lasso di tempo di più di due anni si sono impegnati per la cosa pubblica senza percepire nessuna indennità. Occorre dirlo con forza ed anche con una punta di orgoglio che l’avvento di Concina ha fortemente contribuito a far cambiare il vento: il modello della politica come professione è stato buttato al macero, mentre si è già messo in moto un nuovo modello che ritrova nell’impegno disinteressato e nella politica intesa come “bene comune” un nuovo e virtuoso segno dei tempi. E’ proprio vero: mentre loro chiacchierano e si parlano addosso, ad Orvieto Toni Concina fa i fatti.