di Fausto Cerulli
Parliamone, senza sperare
di capirci. Abbiamo speso
troppo tempo a dirci
le parole che non avevano
senso. Solitarie parole
che scorrevano come
fotogrammi sbiaditi
dal non essere visti.
Parliamone, ma che sia
un parlare onesto
come non si usa
tra gli umani. Forse
abbiamo un linguaggio
da inventare, che sia fatto
di gesti rituali, quasi
un vangelo molto
laico. Parliamone
circospetti,
ché non sappia il nemico
il nostro dirci.