di Giordano Sugaroni
Per impedire che la concentrazione e l’aumento della popolazione dei colombi (Columba Livia forma domestica) determini nell’area urbana di Acquapendente inconvenienti di igienico sanitario, economico, ambientale e di decoro il sindaco di Acquapendente ha emanato in data 22 gennaio 2014 l’ordinanza N°04. Si ordinano con la seguente alla popolazione sei precauzioni: 1) Somministrazione di mangime fecondativo in apposite aree all’uopo predisposte da parte di soggetti appositamente autorizzati; 2) Divieto di alimentazione in maniera diretta o indiretta delle specie presenti nel territorio comunale; 3) Il divieto di distribuzione di mangimi velenosi al fine di evitare nocumento ad altre specie di animali domestici; 4) La rimozione delle deiezioni, delle carcasse e di ogni altro rifiuto, riconducibile alla presenza di piccioni, volto a deturpare il patrimonio monumentale ed edilizio; 5) La chiusura di eventuali fori, aperture e siti di accesso presenti negli stabili pubblici e privati (che agevolano la nidificazione di tali volatili) attraverso l’installazione di adeguati sistemi di “schermatura” (reti metalliche a maglie sottili e simili); 6) L’installazione in corrispondenza delle estremità dei posatoi degli edifici pubblici e privati, di idonei sistemi di dissuasione (apposite punte metalliche e/o reti) al fine di impedire l’abituale stazionamento dei colombi. Si consente, infine, “di attuare il contenimento nelle zone agricole del territorio comunale anche mediante l’abbattimento con armi da fuoco (osservanza delle prescrizioni vigenti in materia di caccia), affinchè gli interventi di abbattimento vengano effettuati da soggetti abilitati, in possesso di regolare licenza di caccia. Questi ultimi, in particolare, avranno l’onere di comunicare il numero dei capi abbattuti e le località in cui queste hanno avuto luogo alle rispettive Associazioni Venatorie di riferimento, le quali provvederanno ad inoltrare settimanalmente i dati raccolti dall’Ufficio comunale preposto. In tal caso la raccolta delle carcasse dei colombi abbattuti ed il conseguente smaltimento degli stessi deve avvenire nei termini stabili dalla legge (precisamente tramite inceneritore) presso gli impianti autorizzati.








