di Leonardo Brugiotti
Allo scopo di collaborare al ritrovamento del perduto decoro urbano della città, si chiede al Sindaco Antonio Concina, in qualità di assessore all’urbanistica con delega anche all’arredo urbano, di chiarire per quale motivo, la vetrina dell’esercizio sito in Corso Cavour n.38, risulta totalmente diversa da quella rappresentata in una delle foto, scattate in data 16-Aprile-2012, durante una ricognizione da me eseguita (allora in qualità di assessore), congiuntamente all’Architetto Caterina Sebastiani ed alla Polizia Municipale. Ricordo che tale azione venne fatta per verificare lo stato della correttezza negli adempimenti relativi al decoro ed all’arredo urbano del centro storico; tutto ciò al fine di porre in essere gli eventuali correttivi ritenuti opprtuni alla situazione di degrado dello stesso. Alla data odierna si può notare che nulla è stato fatto, ed a riprova di ciò, si possono fornire n. 334 foto che ne attestano la veridicità.
Traggo dal sito del comune quanto segue:
Da piazza della Repubblica si prosegue per corso Cavour, l’antica Mercanzia, dove le famiglie più importanti per nobiltà (come si diceva una volta) e per censo si sono avvicendate dal Medioevo in poi nei palazzi che fiancheggiano la strada, pianeggiante e leggermente tortuosa fino alla torre del Moro. Sulla destra si trova l’antico palazzo Bisenzi, trasformato nel Cinquecento dalla famiglia Albani e adattato alla fine dell’Ottocento ad Albergo Belle Arti e, di fronte, il palazzo Giulietti che il cavaliere avvocato Alfonso Giulietti – altro sindaco di Orvieto nel 1893 e nel 1910 – rammodernò facendo decorare il suo appartamento privato con affreschi protoliberty da Federico Ballester nel 1891.
Tale palazzo di notevole rilevanza storica, vede oggi un serramento (oltre al resto) che sembrerebbe, oltretutto, in alluminio anodizzato, mentre il regolamento PER L’ARREDO E IL DECORO DELL’AMBIENTE URBANO approvato a suo tempo dal Consiglio Comunale e, tutt’ora vigente, all’articolo 34 espressamente recita che …sono comunque esclusi (come materiali) l’alluminio anodizzato…
Al di là di questo particolare, si richiedeno al Sindaco chiarimenti su quanto segue:
- A prima vista il suddetto infisso, non sembrerebbe uguale al precedente, e non conforme al regolamento per il decoro e l’arredo urbano, approvato dal Consiglio Comunale di Orvieto tutt’ora e vigente, si allega foto scattata nell’Aprile 2012;
- Non è chiaro se tale infisso, prospiciente su via storica, sia stato oggetto di “sostituzione”, o di “straordinaria manutenzione con una variazione del dispositivo di apertura”;
- Nel caso di straordinaria manutenzione, l’infisso dovrebbe essere lo stesso;
- 4. Nel caso di sostituzione, ci si chiede se l’iter di approvazione sia stato correttamente seguito;
- Inoltre, si chiede anche se si è tenuto conto che il palazzo, ove il suddetto infisso è stato posizionato, riguarda un edificio di interesse storico-artistico, o semplicemente ci si è limitati a “depennare” tale caratteristica.
Considerando inoltre che tale edificio, vide ospite Sigmund Freud, durante il suo soggiorno orvietano, dove lo stesso ebbe stretti rapporti con la nostra città ( vedasi gli atti del convegno tenutosi nell’ Aprile 2013 in Orvieto), poichè in data 3 Agosto 2012, la Giunta approvò l’apposizione di una targa commemorativa sulla facciata di palazzo Bisenzi (si allega copia dell’atto di indirizzo politico approvato), si chiede di conoscere come mai tale targa commemorativa non è mai stata apposta ed al suo posto si è proceduto rapidamente ad approvare lavori di trasformazione con ricaduta di effetti sulla facciata.
Distinti saluti arch. Leonardo Brugiotti
ALLEGATI:
- 1. COPIA ATTO DI INDIRIZZO POLITICO
- 2. COPIA TESTO INVIATO ALLA ASSOCIAZIONE “ITALIA NOSTRA”
Atto Di Indirizzo Politico.
AMBITO ARREDO E DECORO URBANO
Proposta di affissione di una targa commemorativa dedicata a Sigmund Freud attestante la sua presenza in Orvieto, sulla facciata di Palazzo Bisenzi/Albani.
Orvieto 03-08-2012
A seguito di una motivata richiesta che si allega al presente atto, si propone l’affissione di una targa commemorativa della presenza del fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud, che per un determinato periodo della sua vita dimorò in Orvieto.
Assessore Leonardo Brugiotti
Allegato
Al sindaco Comune di Orvieto.
Un incontro tra laureandi e il prof. Wilhelm Salber, direttore dell’Istituto di psicologia dell’Università di Colonia, ritrova il suo significativo habitat in Orvieto. Non è casuale che l’autorevole docente abbia accettato di scegliere la nostra città per consentire agli studenti una immersione totale nel bello dell’arte. La stessa scelta fu già fatta alla fine dello ottocento dal padre della psicanalisi.
L’opportunità dell’iniziativa è emersa in un recente confronto di idee tra Sig. Carlo Bianchini e il prof. Salber. Entrambi, per offrire ai giovani universitari il privilegio di un soggiorno formativo nella nostra città, hanno rapidamente condiviso un concreto e stabile modello di accoglienza.
L’iniziativa richiama la straordinaria esperienza di Sigmund Freud che arrivò la prima volta ad Orvieto a settembre del 1897 per ubriacarsi nell’arte e dimenticare i suoi problemi. Rimasto subito folgorato dalla magia dagli antichi reperti ed impressionato dagli affreschi del Signorelli, proprio nella nostra città, trovò l’ispirazione per un nuovo percorso di autoanalisi che lo portò ad elaborare la nota teoria psicanalitica del complesso di Edipo.
La misteriosa suggestione dei nostri luoghi entrò così in relazione profonda con la psicanalisi freudiana.
Il fondatore della psicanalisi alloggiò nell’ Albergo Belle Arti che si trovava nel prestigioso palazzo Bisenzi, trasformato nel cinquecento dalla famiglia Albani. Questo era il più importante e rinomato ritrovo della città.
Proprio qui, dove Freud ha avuto modo di apprezzare l’ospitalità e la buona cucina orvietana, sarebbe rilevante un intervento dell’Ente comunale per rammentare, con una targa in lingua italiana e tedesca, la significativa presenza ad Orvieto di questo protagonista della cultura del novecento.
La Libera confraternita del buon governo, ha inteso sostenere questa interessante iniziativa fin dai primi passi. La stessa intende adesso concorrere ad un maggiore coinvolgimento della cittadinanza per consolidare i risultati già ottenuti.
Orvieto 21-01-2014
Al Presidente di “Italia Nostra” sezione di Orvieto
Dr. Lucio Riccetti.
Via S. Angelo 58 – 05018 Orvieto (TR).
A SEGUITO DI: Richiesta accesso agli atti, presa visione ed eventuale estrazione copia dei titoli abilitativi per la sostituzione di infisso della tabaccheria sita in Corso Cavour n. 38.
Il sottoscritto arch. Leonardo Brugiotti, in qualità di professionista, allo scopo di collaborare affinchè il centro storico di Orvieto non perda valori e qualità, a seguito di: richiesta accesso agli atti, presa visione ed eventuale estrazione copia dei titoli abilitativi per la sostituzione di infisso della tabaccheria sita in corso cavour n. 38, protocollata in data odierna, chiede alle Spett.li Associazioni in indirizzo, chiarimenti in merito a quanto segue:
- A prima vista il suddetto infisso, non sembrerebbe uguale al precedente, e non conforme al regolamento per il decoro e l’arredo urbano, approvato dal Consiglio Comunale di Orvieto tutt’ora e vigente;
- Per quanto sopra, non è chiaro se tale infisso, prospiciente su via storica, sia stato oggetto di “sostituzione”, o di “straordinaria manutenzione con una variazione del dispositivo di apertura”;
- Nel caso di straordinaria manutenzione, l’infisso dovrebbe essere lo stesso;
- Nel caso di sostituzione, ci si chiede se l’iter di approvazione sia stato correttamente seguito;
- Inoltre, ci si chiede se si è tenuto conto che il palazzo, ove ilsuddetto infisso è stato posizionato, riguarda un edificio di interesse storico-artistico.
Confidando che anche le altre associazioni ambientaliste, operanti sul nostro territorio, possano essere sensibilizzate, si porgono distinti saluti.