ORVIETO – Chiedere il referendum entro il 20 gennaio con l’obiettivo di celebrare la consultazione il 25 maggio al posto delle amministrative che dovrebbero essere rinviate di un paio di mesi. E’ con questo disegno in mente che ieri mattina sono tornati a riunirsi i sindaci dei cinque Comuni dell’Alto Orvietano in marcia verso la fusione.
Coinvolti Fabro, Ficulle, Parrano, Montegabbione e Monteleone d’Orvieto. Cinque municipalità che insieme arriverebbero a 8mila abitanti, una realtà pressoché pari a Città della Pieve, ma territorialmente grande il doppio. L’ente diventerebbe il 23esimo per grandezza in Umbria, facendo fare un balzo netto alle singole realtà territoriali che si collocano attualmente al 48esimo posto Fabro, al 68esimo Ficulle, al 72esimo Monteleone al 78esimo Montegabbione e addirittura all’86esimo Parrano.
Gli amministrtori si sono di nuovo incontarti ieri per abbozzare la delibera che i singoli consigli comunali saranno chiamati ad approvare entro il 20 gennaio. La delibera è mutuata da quella giù utilizzata da altri tre Comuni marchigiani che si sono fusi nel 2013: Ripe (4.412 abitanti), Castel Colonna (1.024 abitanti) e Monterado (2.147 abitanti), tutti in provincia di Ancona che hanno dato vita ad un’unica municipalità di 7.583 abitanti. Il documento conterrà la richiesta di referendum da inviare alla Regione che dovrà poi indire la consultazione.
Quanto al nome che assumerà il nuovo ente, partirà a breve un concorso di idee nelle scuole dei cinque Comuni. Circolano già alcune alternative: Colli del Chiani, Torri del Chiani, Torrichiani, Cinquetorri.
Per approfondire tutti gli aspetti della fusione in ogni caso per il 18 gennaio alle 16 a Montegabbione è stata indetta un’assemblea pubblica con tutte le forze politiche, le associazioni, gli ordini professionali e le sigle sindacali del territorio.
Nella foto in homeVittorio Tarparelli, sindaco di Parrano, uno dei sindaci che stanno organizzando la fusione.