Il candidato sindaco del centrodestra a Castel Viscardo sarà Nicola Zappitello, monterubiagliese.
Zappitello, già consigliere comunale dal 2009, si sta impegnando per costruire una lista che sia in grado di costituire una valida minoranza e che, di più, possa concorrere per sfilare il Comune al successore di Massimo Tiracorrendo, che, trascorsi ormai dieci anni da primo cittadino non potrà più ripresentarsi.
Nicola Zappitello e Fausto Ermini sono la lista “Il coraggio di Cambiare” che cinque anni fa si presentò contro Tiracorrendo e raccolse circa il 17% dei voti. Ora sono impegnati per porre a frutto l’esperienza maturata e sfidare di nuovo il centrosinistra.
“Rappresentiamo una minoranza della popolazione- raccontano-ma siamo tutta l’opposizione e abbiamo voluto, in questi anni, svolgere appieno questo ruolo, al di là della quantità di voti”.
“Sentiamo la responsabilità di controllare l’azione della maggioranza per renderla migliore, di proporre, di vigilare e questo ci ha guidato con pacatezza ma senza cedimenti”.
Zappitello, sostenuto con battute e ricordi da Ermini, ripercorre le battaglie combattute per una diversa collocazione delle spese comunali, per un piano regolatore rispettoso delle esigenze naturali, come nell’area alluvionale del Paglia, a Le Prese, per agevolare i piccoli negozi con un alleggerimento della tassazione comunale, per migliorare i servizi.
“Abbiamo un programma chiaro-ricordano- senza doverci inventare favole. Il programma è mantenere al meglio e migliorare quello che c’è: agricoltura, commercio, sicurezza ambientale, paesaggio, servizi, identità della comunità”.
Sono entrambi d’accordo con l’operazione di fusione dei comuni dell’Alto Orvietano, che vedono auspicabile anche a Castel Viscardo, con Castel Giorgio, Allerona, Porano e e sono pronti a contribuire a realizzarla.
Coinvolgere la gente è difficile, lamentano i due consiglieri, ma sperano di poter costruire una lista per garantire la presenza di un’alternativa, sale della democrazia.
Zappitello è di Monterubiaglio, come Daniele Longaroni, possibile candidato del centrosinistra e in un Comune diviso in quattro frazioni questa situazione potrebbe pesare e alimentare qualche forma di campanilismo, sempre in agguato.
“Certo-ricorda Zappitello-anche questi sentimenti potrebbero influire sulla scelta degli elettori”.
“D’altra parte- continua- il sistema monarchico che vige nel centrosinistra prevede che Longaroni, dopo dieci anni da vicesindaco, succeda per diritto naturale a Tiracorrendo, così come fu per Tiracorrendo con Tomassini”, scherza simpaticamente Zappitello.
Un sistema ereditario che garantisce la qualità personale degli amministratori, convengono, ma non della loro impostazione amministrativa, concludono Ermini e Zappitello.
Ed Ermini, che farà?
Lui tranquillo còglie la domanda:” Mi candiderò a Orvieto, ma vorrei anche rimanere qui, in questo ambiente sereno, dove si lavora senza tensioni”. E per farmi capire che non è certo per i guadagni ma per passione mi mostra gli emolumenti che ha riscosso quest’anno per il suo lavoro di consigliere a Castel Viscardo: 211 euro lordi.