Riceviamo da ASD BOLSENA VOLLEY e pubblichiamo.
A seguito dell’articolo pubblicato su questa testata, in merito alla partita disputata domenica 26 gennaio , tra l’Oratorio Madonna del Fiore e l’ASD Bolsena Volley, è opportuno che vengano respinte al mittente accuse e falsità infamanti, che sono state maliziosamente esposte senza alcun pudore, nei confronti della nostra Società. Volendo sorvolare la fantasiosa ricostruzione della partita, l’unica verità è che dal team primo in classifica non ci si poteva aspettare una “defaiance” di gioco per ben due set. Quindi merito alle acquesiane di aver saputo cogliere l’opportunità, fino a quando, l’ASD Bolsena Volley, se pur con un gioco meno brillante del solito, ha saputo reagire ribaltando il risultato. L’evento “imputato come la causa della sconfitta” si è svolto sugli spalti, non solo con modalità molto differenti da quelle esposte dall’articolo precedentemente pubblicato, ma equivale a nascondersi dietro un dito e non riconoscere ed ammettere la sconfitta. In primis, il genitore che si “accusa” nell’articolo è un dirigente della Società di Bolsena, che a fine set, su invito dell’arbitro, spiegava il motivo di alcune lamentele per l’arbitraggio; il tutto avveniva in modo CIVILE ed EDUCATO tanto che l’arbitro non ha ritenuto opportune prendere alcun provvedimento.
In questa occasione dopo numerosi fischi, un membro del pubblico Acquesiano, dagli spalti ha preso il Dirigente a male
parole, minacciandolo in più occasioni.
QUESTA E’ LA VERITA’ !!!!!
Essere tacciati di aggressività e maleducazione non può starci bene. Passare da parte lesa addirittura a parte colpevole
di “prepotenza” ci pare non solo una sporca menzogna ma anche un modo meschino di sfogare altro.