di Dante Freddi
…Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore Speriamo.
Passante Dunque mostratemi l’almanacco più bello che avete.
Venditore Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Passante Ecco trenta soldi.
L’anno è iniziato, è iniziato da ieri, e possiamo quindi rifuggire dalla tentazione di esprimere tutte le formalità augurali che sono consuete il primo giorno dell’anno. Siamo già dentro il 2014 e le notizie che leggete ci disegnano più o meno una perfetta continuità con l’anno precedente, quello che non ci ha soddisfatti, che vorremmo lasciare alle spalle, nella speranza che “il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice”.
Vorrei regalare a tutti i lettori di orvietosì un almanacco da trenta soldi e più, un almanacco in cui si racconti di un Paese sereno, dove la speranza alimenti la luce della sera in attesa del giorno successivo, migliore del precedente. E nella nostra città e nel paese e nella famiglia.
Ma non sarà il Caso che potrà avvicinare le nostre aspettative alla realtà, sarà tutto nelle nostre mani.
L’anno prossimo sarà anno di elezioni, europee e amministrative, forse politiche.
Si presentano mesi molto delicati, perché le elezioni, soprattutto quelle amministrative, comportano sfida tra persone oltre che tra idee.
Il clima che da mesi c’è a Orvieto fa presagire uno scontro asperrimo, che è il risultato di quotidiane contrapposizioni alimentate spesso dall’assenza di ogni tentativo di composizione, da arroganza gratuita, da zuffe senza idee.
A ciascuno la responsabilità che sa di avere.
Ma da oggi siamo in periodo elettorale e chiunque pensi di raccontare frottole e mezze verità e di utilizzare il nostro giornale per farlo, siano partiti, associazioni, cittadini, non solo non avrà spazio ma ogni intervento che assumerà questo sapore sarà utilizzato per commentare il tentativo, per contribuire quanto possibile ad allertare i lettori del “pericolo di bufala”.
Continuiamo con coerenza la linea che abbiamo da anni e che garantisce tutte le persone intellettualmente oneste che in differenti forme collaborano con noi e a cui non abbiamo mai chiesto di esprimere alcune idee piuttosto che altre, ma sempre e soltanto di rispettare pensieri discordi e anche persone insopportabili.
Le scelte da operare ogni giorno saranno delicate e qualche volta potremo sbagliare, spero sempre in severità nel rifiutare chi vuole servirsi di noi e dei nostri lettori.
Chi scrive su orvietosì, dai corsivisti al direttore, continuerà come sempre a comunicare il suo pensiero, ma con straordinaria attenzione alle regole che abbiamo già espresso: al centro c’è il lettore e il rispetto per la sua intelligenza.
La foto è di Piero Piscini