di Stefano Olimpieri, capogruppo PdL
Sulla crisi della Tione Acque Minerali occorre mettere in campo azioni concrete ed occorre farlo nel più breve tempo possibile, soprattutto perché è da ottobre che i lavoratori non percepiscono lo stipendio. Spetta alle Istituzioni mettersi in moto per costruire un percorso virtuoso che porti allo sblocco della situazione di crisi. E’ necessario che tutte le Istituzioni si attivino in prima persona per rapportarsi con l’azienda e gli istituti di credito per provare a superare le problematiche di liquidità di cassa: ma necessita soprattutto l’intervento della Regione che non può fuggire alle proprie responsabilità, visto che le competenze in materia di crisi aziendali e di concessioni nel settore delle acque minerali sono in capo esclusivo alla Regione medesima. Vista la gravità della situazione chiediamo al Sindaco di rapportarsi prima possibile anche con il Prefetto per rappresentare quanto sta avvenendo allo stabilimento della Tione. L’unica cosa che dobbiamo rifiutare sono le ipocrisie di qualche politico di professione: sono anni che di fronte alle crisi aziendali ed ai problemi occupazionali leggiamo solo e soltanto comunicati stampa di solidarietà. E’ ora di farla finita ed è giunto il momento che chi rappresenta questo territorio in Regione abbia la capacità e la forza di agire per risolvere i problemi. E’ da ottobre che i lavoratori non percepiscono lo stipendio ed un comunicatino fatto il 23 dicembre non salva la coscienza. Fausto Galanello in Regione è un pezzo grosso ed in quanto pezzo grosso ha gli strumenti per affrontare seriamente la crisi della Tione: lo sano tutti che in materia di crisi aziendali, di lavoro, di occupazione e di concessioni delle acque minerali le competenze sono tutte di stretta competenza regionale. Se il nostro Consigliere Regionale vuole realmente aiutare il territorio e nello specifico i lavoratori della Tione faccia meno comunicati e più azioni concrete in quel di Perugia.