Andrea Scopetti, segretario da poco riconfermato del PD orvietano è un’anima in pena nel “Transatlantico” del Comune di Orvieto, la sala che precede quella consiliare. Gli chiedo al volo notizie delle Primarie. Si faranno? quando?
“Le primarie per fare che! Còncina ha ucciso la politica e senza la possibilità di offrire alla cittadinanza un progetto sto valutando se sia utile che il PD partecipi alle elezioni. È argomento di cui discuteremo. La successione logica delle azioni vorrebbe che si elaborasse un programma, si individuasse la coalizione e poi intorno a quel programma si scegliesse la persona che meglio possa interpretarne i contenuti”. E allora? mi accaloro incuriosito dall’uscita del segretario. “Allora –afferma Scopetti-ci opporremo in tutte le forme possibili all’approvazione di questo bilancio, che ci consegna un Comune sfondato, bloccato, senza futuro. Andremo fino in fondo per conoscere la verità. Se non possiamo agire in Consiglio, agiremo con gli organi di controllo”.
Non partecipare alle elezioni sarebbe dirompente, spezzerebbe il gioco democratico- gli ricordo. “Se vincessimo le elezioni, così come è la situazione oggi, vorrebbe dire trovarci a a settembre 2014 con un sindaco dimissionario, perché il Comune è destinato al dissesto. Le primarie si fanno per trovare un sindaco, non un martire”.
Insomma , una macigno nel già agitato stagnetto della politica orvietana. Come potrebbero gli organi di controllo ignorare la scelta del partito più importante della città di non partecipare alle elezioni amministrative? (D.F.)