di Aramo Ermini
Credo che fosse dai tempi della dottrina, frequentata per la prima Comunione nella mia parrocchia di allora, Sant’Anna di Orvieto Scalo, che non balenasse più nella mia mente la parola Virtù.
Da allora nessuno, delle persone che ho incontrato l’ha più menzionata, né tanto meno la ho più letta in libri o giornali, o ascoltata in TV.
Eppure, improvvisamente, alcune mattine fa, mentre al bagno mi facevo la barba è riapparsa, la parola virtù, nella mia mente.
Ho pensato, anche se può sembrare paradossale, che io l’avevo praticata.
Non più quella cristiana ma una virtù laica, più vicina alla concezione che di essa ebbero i Greci ed i Romani.
Sono andato a cercare nel mio vocabolario di Italiano, uno Zingarelli scolastico del 1998, ed ho trovato tra l’altro, Virtù: forza, valore, da vir, genit. viri “uomo “.
Ho praticato le Virtù inconsapevolmente, cioè ho messo in atto degli atteggiamenti che hanno rappresentato degli appigli, dei punti di forza utili nella mia lotta quotidiana per l’esistenza. Virtù: forza.
Adesso avverto anche che tali punti di forza, tali appigli non hanno esclusivamente una valenza strumentale ma hanno un valore di per sé. Virtù: valore.
Vorrei descrivere tali punti di forza, tali atteggiamenti che ho praticato, venutemi naturalmente e perseguiti con grande fatica, nella sequenza con la quale sono comparsi nella mia vita.
RESISTENZA, come capacità di sopportare il dolore fisico e psichico.
Non avrei raggiunto la mia età se non ne fossi dotato. E’ pure vero che la necessità e le circostanze sviluppano qualità insospettate.
La vita è una sola, preziosa ed irripetibile. Anche nelle situazioni più disperate , che possono durare anche molto a lungo, perfino anni, decadi, resistere al dolore può dare la possibilità di vedere, nel tempo, risorgere il sole nella propria vita.
LAVORO, procurarsi di che vivere con la propria fatica.
Quando il dolore si è attenuato ho cercato di lavorare, riuscendoci. Credo di attribuire, all’interno del lavoro, una grande importanza al LAVORO MANUALE, come fonte di salute fisica e psichica.
Nella piccola attività imprenditoriale che mi dà da vivere faccio tutto da solo, pulire, stirare, rifare i letti, lo preferisco.
Il contatto con la materia, il sentire che i muscoli si esercitano, più in generale la fisicità, credo siano fattori importanti per la salute.
STUDIO E RIFLESSIONE, non semplicemente leggere, ma faticare sui testi, ciò aiuta a padroneggiare se stessi, la realtà circostante e ci aiuta a confrontarci con esse.
Sviluppare la mente è necessario ad una vita completa: la riflessione sulla propria esistenza, il cercare di comprendersi e a partire da ciò l’osservazione della realtà circostante.
Riflettere può essere faticoso e tormentoso ma è anche un piacere così come il comprendere.
RICERCA DEGLI ALTRI, la ho sempre perseguita, anche se a volte può essere deludente ed altre volte siamo noi a non essere interessanti per l’altro ed allora ci è richiesto un cambiamento.
Da ragazzo mi interessava più stare insieme, indipendentemente da come ci si stava, oggi, divenuto più solitario mi interessa, sì stare anche insieme e parlare di come si preparerà il pranzo, ma di più avere incontri più qualificati, uno scambio, un confronto che possa arricchire l’altro e che mi possa arricchire.
CURA DI SÈ E DELL’AMBIENTE IN CUI SI VIVE.
ATTENZIONE AI SIMILI SVANTAGGIATI. Viviamo in un tempo nel quale il Volontariato va di moda, e ben venga, però mi sembra,che lo si faccia solo nelle organizzazioni, al tempo e nei luoghi deputati.
Manca, a mio avviso, ciò che è esemplificato molto bene nella parabola del buon Samaritano, il soccorrere per quello che si può chi si nota essere in difficoltà, chi si incontra sulla propria strada di vita, l’amico, il conoscente, il vicino, il collega.
Per usare una parola cristiana la carità, intesa come pietas per che si incontra nel proprio cammino e come libero e personale atto di aiuto, per quello che si può, all’altro.
Da adolescente ,una signora, mia vicina di casa, si ammalò, mia madre e le altre donne del vicinato fecero i turni quotidianamente per pulirgli la casa e preparare il mangiare per Lei e la Sua famiglia.
Tutto ciò oggi si è perso.
SPERANZA, che le cose possano cambiare. Mai demordere anche nelle situazioni più disperate, perché uno spicchio di sole può ancora sorgere. Di ciò ne ho esperienza.
Non credo che le Virtù possano dare la vita, ma praticarle è ciò che posso fare.
Il resto ce lo deve mettere la Natura con la sua generosità, anche se non è garantito.
Mantengo la casa pulita
gli oggetti in ordine e a posto,
nuove invenzioni per abbellirla.
Resta l’attesa…..