Riceviamo dal capogruppo PdL e pubblichiamo. La nota si riferisce all’intervento del Pd pubblicato oggi. Il solerte capogruppo PdL continua lo sconfortante “C’era una volta”, anziché il “Ci sarà”.
Io ricordo addirittura quando, al tempo dei comunisti con tre frogie, c’era Fazio che ritirava la mondezza porta a porta e la gettava al butto, sotto Porta Romana, adiacente alla Madonna del Velo. E Scopetti non l’ha ricordato, certamente per nascondere la verità sulla gestione dei rifiuti comunista, in malafede come sempre.
Segue la nota PdL.
Con la solita protervia il PD cerca di rifarsi una verginità in materia di raccolta differenziata. Se da un lato, infatti, i dati pubblicati dall’Assessore Margottini dimostrano i grandissimi passi in avanti fatti in questi anni dall’Amministrazione Concina, dall’altro il PD – sicuramente in mala fede – dimentica che fino al 2009 nel Comune di Orvieto la raccolta differenziata non esisteva e che il bando che aveva aggiudicato tale servizio alla COSP di Terni – anno 2008 – era stato bloccato per mancanza di risorse finanziare nel bilancio. In buona sostanza, avevano fatto la gara, aggiudicato il servizio, ma non ci avevano messo neanche un euro (per la cronaca il servizio di raccolta differenziata nel centro storico, secondo quanto previsto dal bando allora fortemente voluto dall’Assessore Capoccia, aveva un costo annuo per le casse Comunali di circa 550.000 euro). Da subito l’Amministrazione Concina si è attivata per far partire la differenziata iscrivendo a bilancio la cifra prevista da contratto al fine di dare attuazione al bando del 2008 (altrimenti, oltre alla presa in giro verso la cittadinanza, si rischiava un’azione giudiziaria contro l’Ente da parte della COSP con relativa richiesta di risarcimento per inadempienze contrattuali). Tant’è che dal febbraio 2011 la raccolta differenziata parte nel centro storico, mentre per la partenza a Ciconia, Sferracavallo ed Orvieto Scalo si è dovuti attendere gennaio 2013 perché doveva essere definita la cessione di ramo d’azienda tra società private. Gli esponenti del PD fanno finta di non ricordare che in questa materia la situazione era assolutamente ingessata, in conseguenza di una Convenzione stipulata a fine anni ’90 tra l’allora Amministrazione Comunale e la SAO. Non è questa la sede per riaprire il dibattito sulla gestione dei rifiuti e della discarica, ma sarebbe bene che il PD su questi argomenti ponga in essere comportamenti meno saccenti e professorali, anche perché i dati parlano chiaro e dimostrano come l’Amministrazione Concina abbia portato la raccolta differenziata da percentuali irrisorie a percentuali da paese civile. Si poteva fare meglio? Certo che si poteva fare meglio. Ma – come dicono le persone di esperienza – il meglio è nemico del bene. E poi, comunque, il PD di oggi, che senza soluzione di continuità proviene da quel sistema politico che ha svenduto la discarica, che ha avallato il conferimento dei rifiuti dalla Campania e che faceva i bandi per il servizio di raccolta differenziata senza metterci i soldi, ha pochissimi titoli per dare lezioni. Ma, soprattutto, quando parla di queste materie deve farsi un bell’esame di coscienza.