di Fausto Cerulli
Ora i giochi si fanno scoperti. Parlo della campagna elettorale prossima e dichiaro che, nonostante qualche esitazione passata, voglio fare il Sindaco. A convincermi è stata la lettura, su un giornale locale, di un intervento del mio amico Scopetti, che prende spunto dalla questione del Tribunale, per attaccare violentemente e con poca eleganza il Sindaco che si accinge a lasciarmi la poltrona, mantenendo, come già gli promisi, la carica di assessore, a sua scelta. Quello che mi ha sorpreso non è stato tanto il rancore dell’attacco, e l’uso di termini da bettola o da bar, quanto la supponenza di Scopetti. Avevo sentito mormorare che sarebbe stato il candidato Sindaco del Pd, pensavo fosse una chiacchiera messa in giro da Concina per screditare lo schieramento avversario. Invece il tono usato da Scopettti mi fa pensare che il Nostro si senta già sindaco, alla maniera guascona di Matteo Renzi. Soltanto un candidato che si sente sicuro potrebbe usare un tono così perentorio. Scopetti parte dalla questione del Tribunale, tanto per far capire che è privo di argomenti e allora deve battere sull’acqua, per remare sul lago dell’ovvio. I miei trentacinque lettori, destinati a diventarmi tremila elettori, forse ricorderanno che già ebbi occasione di occuparmi del Tribunale, sostenendo che non era un dramma se migrava altrove. E torno comunque sulla questione del Tribunale, per smentire il disinteresse di Concina al problema. Ebbi occasione di sentire alla radio, radio uno, in un’ora di massimo ascolto, Concina che prendeva le difese del Tribunale di Orvieto, in contraddittorio con un sottosegretario alla Giustizia. Concina era o sembrava infuriato, e mise alle strette il vice Ministro, costringendolo ad affermare che capiva il problema, che avrebbe riferito alla Ministra, e che qualcosa si poteva fare. Ovviamente sapeva di mentire, cosa normale in questo Governo che dice sempre di vedere la fine del tunnel, e invece sbatte contro un muro che si è costruito da solo, tanto per darsi un alibi. Concina, di cui sono notoriamente il servo sciocco comunista, in quella occasione fece il suo dovere. Anche perché, a differenza dei precedenti Sindaci, non aveva nulla a che fare con il Tribunale, come indagato, o come indagabile. Anche se tal Brugiotti lo vorrebbe in galera per via di una piscina. Voglio aggiungere a mia lode sempiterna e per acchiappare voti, che ho qualche confidenza con la dottoressa Iannini, che si occupa a livello altissimo di Tribunali, ed ha il solo difetto di essere la moglie di Bruno Vespa. Le ho scritto, non mi ha risposto, ho saputo che aveva letto la mia lettera e non aveva voluto rispondermi per non darmi una risposta negativa. Comunque torno a Scopetti, al quale del Tribunale non interessa un fico secco, altrimenti avrebbe fatto pressione su qualche deputato del suo Partito, perché facesse qualche cosa. Ma Scopetti ha sentito dire che forse Orvieto potrebbe avere una sede distaccata del Tribunale, meglio di niente, Anche perché un Tribunale distaccato darebbe maggiori garanzie di un Tribunale privo del necessario distacco. Non so da dove sia venuta la notizia, ma Scopetti, alla Renzi, non nutre dubbi. Per lui si tratta della ennesima menzogna di Concina. E da questa supposta menzogna, Scopetti prende l’avvio per scagliarsi contro tutta l’amministrazione conciniana, menando fendenti come un moschettiere del Re di Francia. Non voglio entrare nel merito dei fendenti, mi chiedo dove ha vissuto Scopetti fino ad ora, e di quale opposizione si è fatto protagonista. Ai posteri l’ardua risposta. Mi limito ad osservare che Scopetti, a mio parere, non ha fatto lo sfogo che ha fatto solo per colpire Concina. Ho il sospetto che abbia voluto prendere la palla al balzo per far capire ai suoi sciagurati compagni di partito ( partito spartito, partito sparito, a voi la scelta) che adesso comanda lui. Penso a quanto e come possa essere soddisfatto Toni Concina ad avere un simile avversario.
Con Scopetti a candidato alternativo, le quotazioni di Concina subiscono un rialzo. E resto io il solo avversario temibile, essendosi già frantumato il grilliamo nostrano. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe pensare che io me la sia presa con Scopetti per aiutare Concina. Invece scrivo queste note per rilanciare la mia candidatura a Sindaco, magari assegnando una poltrona a Concina ed una a Scopetti, della serie delle larghe malintese.