SAN VENANZO – “Aiuto, aiuto. Qui va tutto a fuoco”. Sono le ultime parole, l’ultima disperata richiesta d’aiuto lanciata al telefono da un cinquantenne di San Venanzo prima di bruciare vivo. Carbonizzato. Così l’hanno trovato intorno alle 19 vigili del fuoco, carabinieri e soccorritori nel casale in località Podere Renani che l’uomo da alcuni anni aveva occupato sul monte Peglia. Qui viveva da solo e qui ha trovato la morte, orribile, probabilmente a causa di un incidente domestico.
Stando alla prima frammentaria ricostruzione fatta attraverso gli operatori del 118 intervenuti dalla postazione di Marsciano e Pantalla, l’uomo era al telefono con un amico quando, ad un certo punto, avrebbe dato il disperato allarme. Nel tentativo di scampare alle fiamme, sarebbe caduto fratturandosi una gamba e questo gli avrebbe impedito di fuggire del fuoco che lo stava avvolgendo. L’ amico ha provveduto a chiamare la centrale del 118 che ha registrato la telefonata alle 18.46. Da qui la richiesta di aiuto è stata estesa ai vigili del fuoco e ai carabinieri, ma i soccorsi sono stati del tutto vani.
L’uomo, di 54 anni era originario di Roma e viveva da abusivo in un casale della comunità montana.