Si alternano scirocco e tramontana
in questa strana giornata di angeli
nel vento. Sento la voce dolce
dei miei morti, mi dicono che loro
hanno altro vento, che non scuote
gli alberi del paradiso
o dell’inferno. Ma io prego
per loro, prece laica, perché
mi stiano accanto, e stiano
abbbracciati tra loro
nel mio amore. .
Sapevo di te le date
del ritorno, ma non
da dove ritornavi
a questa strana casa
del dolore gioioso.
Sapevo di te le stigmate,
non ti sapevo santa.
a negare ogni inverno.
di Fausto Cerulli
Non sapevo l’alba,
la sua chiarezza,
la prima carezza
del sole. Avevo
occhi solo per lei,
per le notti passate
a NON sognare.
Ora aspetto, ora
per sempre, la sorpresa
del tramonto.
Mi chiedo quali mai misteri
potrebbe rivelarmi una paziente
ecografia di questa mia anima
inquieta. Forse che ho avuto
troppi sogni a marcarmi
qualche lobo frontale,
forse che ho creduto
in qualche Dio senza
sapere che fosse Dio.
Immagino qualche traccia
del vino che ho bevuto,
sono sicuro che potrei
scoprire gli amori
non amati abbastanza,
gli amori amati troppo.
E forse quel mistero
cerebrale rilvelato
a nessuno. Fforse
sarebbe tutto
inutile, noi usiamo
ecografie tra noi
da quando noi
non siamo mai
nati veramente.
La mente ha questi angoli
oscuri; meglio per tutti
non scoprirli alla luce
che ferirebbe gli occhi
dell’anima.