Riceviamo dal sindaco Antonio Còncina e pubblichiamo. Con amarezza. Perché Còncina mostra disprezzo per chi non è d’accordo e insinua, metodo sempre disdicevole nei rapporti umani, particolarmente per chi si pone come riferimento di una città e non sta a spettegolare al bar.
Il sindaco esprime un un giudizio sprezzante sul nostro giornale perché concediamo spazio a quanti cercano “visibilità ad ogni costo”, che poi sarebbero Gnagnarini, Brugiotti, Calcagni. Continueremo a farlo, anche se le loro opinioni non corrispondono a quelle del sindaco e spesso neppure alle nostre.
Questa volta ha meritatol’ira conciniana anche lo “spudorato” Scopetti. Lui se ne farà una ragione, noi abbiamo più difficoltà, perché siamo delusi. Noi ci attendevamo di meglio dal sindaco di Orvieto.
In quanto alla posizione di orvietosi.it nei riguardi della politica amministrativa orvietana, l’archiviodel giornale è presente dal 2002 e può essere consultato, al contrario dell’archivio notizie del Comune, che parte dal 2009. Ho chiesto ufficialmente la possibilità di consultare gli anni precedenti, senza risposta.
Forse qualcuno ha da nascondere un periodo “sinistro” della sua storia?
Orvietosi.it ha una linea editoriale semplice e lineare, presente fin dalla nascita e sempre perseguita con onestà: non prendere per i fondelli i lettori. A quella linea continueremo ad attenerci, speriamo con successo, anche se dichiarazioni come queste del sindaco Còncina ci rendono molto difficile la missione: infatti ricordo benissimo il 2010, il GpL e tutta la storia di quei giorni. Ingoiare certe affermazioni del sindaco come fossero un legittimo punto di vista è decisamente arduo. Sarebbe opportuno che chi invia comunicati si desse un limite e fosse un po’ più rispettoso di noi e di chi ci legge.
Servirebbe un marchio, da utilizzare come avvertimento per i lettori quando siamo costretti a pubblicare comunicati di questo tono: dovrebbe sintetizzare il concetto “pericolo di bufale”. (Dante Freddi)
Segue la nota del sindaco Còncina.
“Un atto vigliacco” sono le spudorate affermazioni di Andrea Scopetti, riportate con altrettanta tracotanza da OrvietoSi, sempre allineata sulle posizioni di chiunque cerchi in città visibilità ad ogni costo.
Queste affermazioni si commentano da sole: la realtà è che nonostante il pluridecennale malgoverno dei soliti noti e dei loro reggicoda e nonostante la peggiore crisi economico/finanziaria del mondo intero e di tutti i tempi, questa amministrazione ha ridotto il disavanzo, ha ridotto il debito con le banche, ha riequilibrato il bilancio in modo che non producesse nuovo disavanzo, ha assicurato i servizi sociali e culturali. Non ha lavorato per ricercare o comprare il famoso “consenso”, che solo ora constatiamo quanto sia costato ad Orvieto. Ha cercato dal 2010 di coinvolgere la sinistra in un progetto condiviso, sprezzantemente rigettato. Ho lavorato per la città e non per i gruppi di potere. Fare meglio forse sarebbe stato possibile, secondo i canoni di alcuni concittadini finalmente in libertà ma questo è facilissimo da predicare, molto difficile da realizzare.
Peccato che non esistano i link degli anni precedenti al 2009, cara OrvietoSi (forse erano proibiti…): ne avremmo visto delle belle!
Toni Concina
Sindaco