Per iniziativa del Comune di Orvieto – assessorato all’Ambiente e alla Protezione civile, associazione “Val di Paglia Bene Comune” e Comitato “12 Novembre 2012”, Venerdì 20 dicembre a partire dalle ore 9,30 presso l’Auditorium di palazzo Coelli sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto (piazza Febei) si terrà la prima giornata di studi e confronto di saperi sul tema “Il sistema del Paglia: I problemi, i valori”.
Dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Orvieto, Allerona, Fabro e Castel Viscardo: Antonio Concina, Valetino Rocchigiani, Maurizio Terzino, Massimo Tiracorrendo e dell’Assessore provinciale all’Ambiente Fabrizio Bellini, i lavori saranno introdotti dall’Assessore all’Ambiente Claudio Margottini.
Seguiranno gli interventi di: Sandro Costantini (L’evento del 12 Novembre 2012), Giuliano Santelli (12 Novembre 2012: immagini dal fiume), Nicola Berni (Considerazioni idrauliche ed idrologiche sull’evento del 12 Novembre 2012), Silvio Manglaviti (Le alluvioni storiche dell’Orvietano nelle fonti geocartografiche tra XIX e XX sec.), Angelo Viterbo (Il quadro della conoscenza presso l’Amministrazione Regionale dell’Umbria), Paolo Grigioni e Marco Spinazza (La storia del fiume Paglia negli interventi dell’Amministrazione Provinciale di Terni), Mario Mori e Francesco Morandi (Conoscenze di morfodinamica fluviale), Corrado Cencetti e Paolo Sacconi (L’evoluzione morfodinamica del fiume Paglia: dallo studio alla definizione delle criticità), Fabrizio Francesconi e Stefano Fratini (Elementi geomorfologici della piana di Orvieto), Sergio Fatterelli (Pericolosità idraulica della piana di Orvieto), Francesco Biondi (Alcune considerazioni sull’evento del 12 Novembre 2012). Dopo il dibattito, la prima sintesi operativa di carattere tecnico della sessione mattutina sarà a cura dell’Assessore Claudio Margottini.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle ore 14,30 con l’introduzione di Enrico Petrangeli e gli interventi successivi di: Giorgio Cesari (Il nuovo Piano per l’assetto idrogeologico del bacino del Paglia), Giuseppe Maria Amendola (Il Consorzio Tiberina per un approccio integrato alle politiche ambientali di bacino), Endro Martini (Alta Scuola della Regione Umbria ed i contratti di fiume), Roberto Minervini (Proposte per un contratto di Fiume sul bacino del Paglia). A seguire, una serie di interventi preordinati su aspetti particolari, locali e storici del bacino idrografico del Paglia e confronto tra saperi tecnici ed esperienze di vita. La conclusione dei lavori è prevista intorno alle ore 17,45 con la prima sintesi operativa di carattere sociale della giornata sempre a cura di Enrico Petrangeli.
Il sistema del Paglia. I problemi, i valori. Prima giornata di studi e confronto dei saperi
Orvieto, Centro Congressi della Cassa di Risparmio, venerdì 20 dicembre 2013
h 9.30 Saluti istituzionali
Toni Concina (Sindaco di Orvieto), Valentino Rocchiggiani (Sindaco di Allerona), Maurizio Terzino (Sindaco di Fabro), Massimo Tiracorrendo (Sindaco di Castel Viscardo), Fabrizio Bellini (Assessore Provinciale all’Ambiente)
h 9.45 Claudio MARGOTTINI, introduzione ai lavori della mattina
h 10.00 Sandro COSTANTINI, L’evento del 12 Novembre 2012
h 10.15 Giuliano SANTELLI, 12 Novembre 2012: immagini dal fiume
h 10.30 Nicola BERNI, Considerazioni idrauliche ed idrologiche sull’evento del 12 Novembre 2012
h 10.45 Silvio MANGLAVITI, Le alluvioni storiche dell’Orvietano nelle fonti geocartografiche tra XIX e XX sec..
h 11.00 pausa caffè
h 11.15 Angelo VITERBO, Il quadro della conoscenza presso l’Amministrazione Regionale dell’Umbria
h 11.30 Paolo GRIGIONI, Marco SPINAZZA La storia del fiume Paglia negli interventi dell’Amministrazione Provinciale di Terni
h 11.45 Mario MORI, Francesco MORANDI, Conoscenze di morfodinamica fluviale
h 12.00 Corrado CENCETTI, Paolo TACCONI, L’evoluzione morfodinamica del fiume Paglia: dallo studio alla definizione delle criticità.
h 12.15 Fabrizio FRANCESCONI, Stefano FRATINI, Elementi geomorfologici della piana di Orvieto
h 12.30 Sergio FATTORELLI, Pericolosità idraulica della piana di Orvieto.
h 12.45 Francesco BIONDI, Alcune considerazioni sull’evento del 12 Novembre 2012
h 13.00 Dibattito
h 13.20 Claudio MARGOTTINI, prima sintesi operativa di carattere tecnico della giornata.
h 13.30 pausa pranzo
h 14.30 Enrico PETRANGELI – Fabrizio CORTONI, Introduzione ai lavori del pomeriggio
h 14.45 Giorgio CESARI, Il nuovo Piano per l’assetto idrogeologico del bacino del Paglia
h 15.00 Giuseppe Maria AMENDOLA, Il Consorzio Tiberina per un approccio integrato alle politiche ambientali di bacino
h 15.15 Endro MARTINI, Alta Scuola della Regione Umbria ed i contratti di fiume
h 15.30 Roberto MINERVINI, Proposte per un contratto di Fiume sul bacino del Paglia
h 15.45 interventi preordinati su aspetti particolari, locali e storici del bacino idrografico del Paglia e confronto tra saperi tecnici ed esperienze di vita
H 17.45 Enrico PETRANGELI, prima sintesi operativa di carattere sociale della giornata.
La Giornata di studi e confronto di saperi Il sistema del Paglia. I problemi, i valori, comincia a mettere insieme tutte le conoscenze disponibili sull’ecosistema del Bacino idrografico del fiume Paglia per identificarne i principali problemi e valori. Ciò in vista della definizione del piano di interventi organico che sappia trovare soluzioni efficaci e non limitati paliativi e che sia in grado di mettere insieme sicurezza della comunità e riqualificazione ambientale e urbanistica.
L’alluvione di Orvieto del 12 Novembre 2012 ha messo in evidenza la fragilità dell’ecosistema Paglia e si è trasformata in catastrofe laddove ha incontrato un territorio urbanizzato in palese contrasto con le dinamiche morfologiche,
idrologiche ed idrauliche del fiume.
L’origine delle criticità attuali è sicuramente da imputare a scelte urbanistiche locali basate su una limitata conoscenza scientifica ed una scarsa lungimiranza politica, senza voler necessariamente parlare di interessi non trasparenti. La mancanza di lungimiranza politica è però evidente anche a livello centrale, basti pensare alle difficoltà di applicazione della legge n.180 del 1989 sulla difesa del suolo: i piani ed il ruolo delle autorità di bacino sono stati lentamente resi ininfluenti; non si è stabilità una gerarchia ed una sintesi di responsabilità sul territorio. In questo quadro la legislazione si aggiorna soltanto disastro dopo disastro e, senza regole e piani per la programmazione di medio-lungo periodo del territorio, anche la conoscenza scientifica, già per sua natura in fieri e dunque in continuo aggiornamento, riesce ad apportare un contributo molto relativo costretta spesso anche dagli interessi della ricerca applicata. Le memorie delle comunità locali poi sono quasi sempre derubricate a leggende folkloriche e conseguentemente quasi mai prese in adeguata considerazione, discusse e trattate come fonti informative almeno dariscontrare. In questo quadro spesso gli interessi particolari di singoli stakeholders, per la loro concretezza e immediatezza vengono presi in maggiore considerazione rispetto agli interessi collettivi che nascono da una ancora poco condivisa visione dell’ambiento come bene comune e patrimonio pubblico.
Nelle politiche di messa in sicurezza del bacino del Paglia dopo l’alluvione del 2012 è palese la frammentazione delle competenze nella tutela del bacino, la incapacità degli enti preposti a sviluppare una politica di protezione del
paesaggio naturale, delle infrastrutture e dei cittadini in equilibrio con l’evoluzione naturale dell’ambiente idraulico, la necessità di aggiornamenti pianificatori e procedurali che garantiscano una equilibrata gestione del territorio.
Fatta questa esperienza e riscoperto il valore della sua comunità di destino con il fiume, Orvieto ha deciso di riprendere in mano la propria sicurezza e il proprio sviluppo determinandoli secondo precise prospettive di valore comunitario (empowerment). La giornata di studi e confronto di saperi vuol essere l’inizio di questo percorso: condiviso fin da subito con tutti i suoi attori, sociali e istituzionali.