Riceviamo da Cristina Calcagni e pubblichiamo
A volte il silenzio è d’oro…
…perché parlare a vanvera e solo per mera propaganda ideologica non funziona più, o meglio non identifica più nulla e nessuno e a Orvieto più che mai.
Per venti anni il consigliere Olimpieri ha tuonato contro la sinistra attraverso proclami, question-time, interrogazioni ecc., oggi che rappresenta il gruppo maggioritario di sostegno a questa sindacatura continua a tuonare, purtroppo non si è accorto che piove e dal un bel po’.
I cittadini orvietani, la sottoscritta compresa, sono annichiliti dall’ennesimo svuotamento delle loro tasche: avete deciso, ancora una volta, di farci pagare la vostra incapacità politico-amministrativa lasciando la vecchia tariffa rifiuti TARSU, i conguagli che stanno arrivando presso la nostre abitazioni sono spaventosi e tra l’altro anche incompleti poiché per alcuni non sono compilate le voci canoniche del modello F24 e i terminali bancari non accettano i suddetti modelli a meno che, a mano, non vengano inseriti i campi necessari/obbligatori.
Il consigliere Olimpieri dimentica che per la prima volta ad Orvieto un bilancio di previsione (consuntivo) viene BOCCIATO sonoramente dal collegio dei Revisori dei Conti e che soltanto TOGLIENDO quel minimo che era stato garantito, in termini di supporto e ristoro, ai poveri concittadini/concittadine che hanno dovuto sopportare il grande disagio/disastro della recente alluvione, avete strappato una misera SUFFICIENZA dal secondo parere richiesto all’organo competente.
Che vuoi aggiungere ancora Olimpieri? Di cosa dovrebbero essere pieni i giornali?
Su una cosa ti rendo ragione quando sostieni: “… ha dimostrato di non conoscere nulla delle poste su cui si fonda il bilancio… “
E’ vero non sappiamo nulla di questo ed attendiamo con impazienza di conoscerlo non appena gli Organi competenti richiederanno le carte reali all’Amministrazione comunale con le quali si rilascerà o meno la dichiarazione di pre-dissesto, che io continuo a chiamare FALLIMENTO, ma che invece secondo te e la maggioranza assolutamente compatta, di cui parli, definisce con le paroline di circostanza RIEQUILIBRIO PLURIENNALE.
Vedi che, se invece di trasferte all’estero, da te sempre condannate, si fosse risparmiato qualcosa, oggi la TARES potrebbe tranquillamente sostituire la TARSU, ma ahimè i tuoi nuovi compagni di cammino, che mi auguro restino gli unici nel futuro, all’epoca non la pensavano così, anzi addirittura non ne sapevano niente del disavanzo comunale.
Oggi i cittadini hanno avuto la possibilità di conoscere meglio le vostre capacità amministrative, grazie al sindaco che vi abbiamo portato. Il giudizio degli elettori sarà sereno e conseguente nel valutare, per il prossimo futuro, da chi vorranno essere amministrati.
Per ora ti lascio garantendoti però, come piccola cassandra o cavallo di Troia (spero ricorderai questa tua prima definizione infelice) che la campagna elettorale non è ancora iniziata. C’è tempo per parlare.