di Leonardo Brugiotti
I vuoti (come sempre) trionfalismi del consigliere Olimpieri, giungono fortunatamente sempre al momento opportuno dandoci modo di chiarirgli nuovamente le idee che come sempre sono assai confuse…mi chiedo come si possa gioire avendo amministrato così male da portare una citta’ al fallimento!…la sconfitta non è della sinistra o della destra…purtroppo e’ della citta’.
Olimpieri parla di rivoluzione nelle modalita’ di governo della cosa pubblica; ho sempre pensato che la vera rivoluzione pacifica fosse nel cercare di migliorare la qualita’ della vita dei cittadini, di innalzare lo stile di Orvieto, di ridare dignita’ alla citta’. Olimpieri ha ridotto tutto come sempre ad un puro fatto personale, condito di acrimonia e di vendette covate probabilmente da tempo. Caro Olimpieri…votando il predissesto, non avete fatto altro che affondare la nostra citta’. mi auguro e spero che gli organi superiori sappiano ben valutare la azione dissennata messa in atto per distruggere il nostro comune, che non credo sarà in grado di camminare con le proprie gambe, quando e se verrà attuata questa manovra,tutta la città sarà pietrificata. Vogliamo ancora ricordare quanto segue:
CONCINA SI È SMENTITO SU TUTTO, NON HA MANTENUTO UNA PROMESSA, NON E’ STATO (O FORSE NON HA VOLUTO PERCHE’ NON IN GRADO) CAPACE DI ATTUARE TUTTO QUELLO CHE AVEVA GARANTITO…le cronache recenti parlano chiaro; non voleva svendere ed ha svenduto tutto…voleva valorizzare la Piave e l’ha messa a disposizione gratuitamente a vari soggetti, facendo pagare le utenze ai cittadini (anche questo tutto documentato)…Il profilo turistico di alta qualità lo vediamo tutti quale sia… la ricerca di partner per far partire nuove iniziative industriali nel territorio…non mi sembra abbia prodotto una “calata” di prestigiosi nomi che hanno investito sul territorio. L’unica promessa che ha mantenuto è nel finale… “Ma non ci fermeremo qui, ovviamente…” e infatti non si è fermato, ha iniziato, continuato e prosegue nella sua opera di smantellamento della dignità e del decoro di Orvieto, fino ad arrivare al tema di questi giorni…il pre dissesto…ecco questo è l’epilogo di un uomo che, ancora con pervicacia, continua a ritenersi in grado di amministrare una comunità, una città non più accogliente, non più calorosa, ormai spenta…fredda. Ogni volta che Concina parla, ha la capacità di non dire nulla. Eppure gli orvietani si erano fidati…lo hanno seguito e purtroppo come nella fiaba del pifferaio magico, li ha incantati con il suono melodioso della sua esperienza comunicativa e…li ha trascinati nel baratro dove stanno cadendo, proprio come i topi della favola. Ma gli orvietani non sono topi…non sono giocattoli…non sono entità da utilizzare a proprio piacimento; è bene ripeterlo:
- Concina non ha mantenuto una sola promessa…
- Concina non ha amministrato…
- Concina ha venduto tutto…
- Concina ha commesso abusi edilizi che tenta disperatamente di sanare…
- Concina cerca di eliminare tutti coloro che non concordano con lui…
- Concina decide e, come ormai ampiamente dimostrato, sbaglia…
- Concina non ha mai risposto alle domande, alle richieste…
- Concina taglia nastri, inaugura iniziative di altri, ma non ha mai tagliato il nastro inaugurale per la risorta e gloriosa Caserma Piave.
Le dichiarazioni di Concina in campagna elettorale (basta guardare gli archivi stampa), sono rimaste inattuate dal suo fare/non fare, lasciando l’amaro in bocca…accentuando la tristezza per chi vuole vivere qui…amplificando la preoccupazione per tutti quei giovani che qui non hanno un riferimento.
Con il “geniale emendamento Pizzo”, che invece di essere salva comune lo definirei “ emendamento salva poltrone”, si consuma un altro danno nei confronti di nostri concittadini già provati, dichiara infatti il nostro assessore…“Queste somme reperite a fine esercizio, sono un grande sacrificio per la nostra comunità, poiché erano state appostate in appositi fondi per ristorare le imprese alluvionate della Tarsu 2013 e per restituire alle imprese produttive una parte dell’IMU pagata sui beni strumentali”…
Gli orvietani di oggi non vedranno
- I dovuti denari che servivano a dare un po’ di ossigeno ad una parvenza di ripresa;
- I promessi denari del rimborso I.M.U.
Oltre il danno…la beffa. Di fatto questa manovra
SERVE SOLAMENTE A SALVARE LA POLTRONA DI CONCINA E DI CHI LO AFFIANCA.
I figli degli orvietani invece, stanno per ricevere dalle mani di Toni Concina e della sua giunta una eredità nella quale non vi è più nulla…una scatola vuota di prospettive…piena di ricordi a cui solo noi “anzianotti” sappiamo dare un triste valore. Ai nostri giovani non resta che darsi da fare per andare in luoghi migliori…Nel frattempo Lo Zar resta aggrappato ai braccioli del suo trono, ultimo disperato tentativo di mantenere un ruolo personale che ha distrutto da solo. Come si sente dire in giro, Egli ha l’aspirazione ad un secondo mandato, sarà interessante, divertente, patetico, ascoltarlo ora che molte cose sono state capite e soprattutto verificate…quali nuove meravigliose promesse sarà in grado di fare?…come cantava Aznavour…io sono un istrione ma la genialità è nata insieme a me, nel teatro che vuoi dove un altro cadrà io mi surclasserò. Io sono un istrione ma la teatralità scorre dentro di…me quattro tavole in croce e qualche spettatore chi sono lo vedrai… lo vedrai…e aggiungo io lo vedremo …Le mie congratulazioni all’Uomo di Zara e di Salisburgo…ma certamente non di Orvieto.
Come sempre cordialità Leonardo Brugiotti