Riceviamo dal Gruppo PdL al Comune di Orvieto e pubblichiamo.
Spesso si sente affermare che i bilanci sono ingessati o che – con un termine più appropriato – sono rigidi. La rigidità di un bilancio è un fatto negativo, tanto è vero che a fronte di maggiore rigidità sussistono forti limitazioni nella gestione della spesa. Per capire concretamente quale sia il grado di rigidità occorre sommare il costo del “personale” ed il costo degli “interessi passivi e oneri finanziari” e rapportare tale somma al totale della spesa corrente: questo rapporto, denominato tecnicamente “Grado di rigidità strutturale della spesa corrente”, determina un indicatore particolarmente importante per gli Enti Locali. Nel bilancio del nostro Comune per tantissimi anni la somma del costo del personale e di quello per interessi ed oneri finanziari ha rappresentato un vero e proprio macigno, tanto che – giustamente – si poteva affermare, senza poter essere minimamente smentiti, che il bilancio era ingessato. Negli ultimi esercizi questo importante rapporto è diminuito costantemente, contribuendo in maniera strutturale a stabilizzare l’intero impianto finanziario del Comune e, di conseguenza, a liberare risorse da impiegare in spesa per acquisto di beni e servizi. Per dare un senso compiuto a come si è contratto il grado di rigidità della spesa, riportiamo la somma del costo del personale ed del costo per interessi e per oneri finanziari negli ultimi tre esercizi: anno 2011 euro 9.100.000, anno 2012 euro 8.217.000, anno 2013 euro 7.360.000. Oltre ad osservare come dalle cifre assolute vi sia una tendenziale, costante ed oggettiva diminuzione del costo complessivo del personale e di quello per oneri finanziari, è interessante riportare la percentuale di incidenza di queste cifre in rapporto al costo complessivo della spesa: ed è relativamente al dato in percentuale che si nota chiaramente come la rigidità della spesa sia diminuita, passando dal 40% del 2011, al 32% del 2012 fino ad arrivare al 29% del 2013. Questa ottima performance è data da due fattori fondamentali: il primo riguarda il forte dimagrimento del numero dei dipendenti del Comune, il secondo riguarda il combinato disposto tra la diminuzione dei tassi di interessi e la riduzione dello stanziamento relativo ai differenziali per contratti swap. Questi sono fatti concreti e su questo vorremmo che la politica e la città nelle sue varie articolazioni si confrontasse e discutesse.