Riceviamo da Stefano Olimpieri, capogruppo PdL al Comune di Orvieto, e pubblichiamo.
Entro poche settimane uscirà un “libro bianco” che evidenzierà in che modo e con quali costi veniva amministrata la città nei tempi passati, oltre a mettere in luce – principalmente – come si siano modificati i fondamentali finanziari ed economici dei settori e dei comparti più importanti del Comune. Dati, cifre, grafici che avranno come fonti inconfutabili le relazioni di organi “terzi” e che cercheranno di portare a conoscenza della pubblica opinione tutte le scelte politiche ed amministrative messe in campo dal 2009 ad oggi. In questo contesto, la gestione dei parcheggi può considerarsi una di quelle che ha prodotto maggiori benefici, soprattutto se si rapportano i dati positivi di questi ultimi anni con quelli assolutamente disastrosi e penalizzanti degli anni passati. E’ fuor di dubbio che il passaggio da una gestione esternalizzata – come è stato durante tutti gli anni ’90 con la SIS di Perugia per quanto concerne le strisce blu e come è stato con ATC fino a metà 2011 per ciò che concerne il parcheggio di Foro Boario – ad una gestione direttamente in capo al Comune non produce agli occhi dell’utente nessuna sostanziale modifica. Il cittadino, in un caso o nell’altro, deve pagare il biglietto per parcheggiare. Ma nei flussi finanziari e nel più complessivo assetto di bilancio, la scelta politica di superare definitivamente la Convenzione con Umbria Mobilità (già ATC), unitamente ad altre scelte altrettanto positive sotto l’aspetto finanziario (la sosta a pagamento dei bus turistici – ad esempio – produce introiti per le casse comunali di circa 150.000 euro all’anno), hanno determinato grandissimi benefici. E’ doveroso portare a conoscenza degli orvietani che fino al luglio 2011 vigeva una Convenzione stipulata nel 2000 che obbligava il Comune di Orvieto a pagare l’80% dei costi di gestione del parcheggio di Foro Boario e della gestione del sistema di mobilità in favore di ATC, mentre la stessa ATC incassava il costo totale dei biglietti e degli abbonamenti. In buona sostanza nelle casse di ATC finivano gli incassi lordi del parcheggio (al Comune ATC girava l’80% del netto, pari a poche migliaia di euro ad esercizio) e dalle casse del Comune uscivano i soldi per pagare ad ATC l’80% del costo del personale, dei consumi, delle spese di manutenzione e di pulizia. Per meglio capire quanto fosse capestro la Convenzione, riportiamo le somme che il Comune di Orvieto liquidava in favore di ATC negli ultimi cinque anni antecedenti alla gestione diretta: nel 2006 liquidato in favore di ATC euro 112.523; nel 2007 liquidato in favore di ATC euro 135.430; nel 2008 liquidato in favore di ATC euro 116.335; nel 2009 liquidato in favore di ATC euro 113.514; nel 2010 liquidato in favore di ATC euro 110.148. In poche parole, in soli cinque esercizi (dal 2006 al 2010), il Comune di Orvieto ha sborsato circa 600.000 euro in favore delle casse di ATC, per un parcheggio di cui non aveva la benché minima disponibilità. In buona sostanza, con quella vergognosa Convenzione il Comune non solo non incassava, ma doveva pagare più di centomila euro all’anno in favore del gestore. Dal luglio 2011 la musica è cambiata, tanto che in quell’anno il Foro Boario ha incassato 200.000 euro, mentre nel 2012 (anno solare pieno) ha incassato 431.000 euro. Tutti soldi che sono entrati nella casse del nostro Comune e non in quelle di Umbria Mobilità (già ATC). Aver fatto la scelta politica di non rinnovare quella assurda Convenzione e, quindi, gestire direttamente i parcheggi, non solo ha creato benefici economici e finanziari di grande positività sul bilancio, ma ha dimostrato come sia finita l’epoca della sudditanza verso Terni e Perugia, oltre a contribuire concretamente nel ridare dignità e responsabilità alla nostra città. La storia del Foro Boario è un esempio di come la sinistra abbia “svenduto” una gran parte delle risorse della nostra città al solo fine di preservare un sistema che aveva come unica finalità quella di gestire il potere sotto il controllo delle burocrazie regionali e provinciali. Per rendere concreta la situazione, riportiamo gli incassi in favore del Comune da quando si è scelto di gestire in proprio tutti i parcheggi (insilati e strisce blu): nell’anno solare 2011 sono stati incassati euro 850.000; nell’anno solare 2012 sono stati incassati euro 1.336.000; nell’anno solare 2013 il trend prevede un incasso di euro 1.410.000. Il tutto a tariffe invariate: anzi, per andare incontro ai residenti ed a coloro che lavorano nel centro storico, dal 1 gennaio 2013 sono stati dimezzati i costi degli abbonamenti annuali nei parcheggi insilati. Di fronte a questi numeri, si rafforza ancora di più la consapevolezza che la scelta politica sia stata azzeccata ( Il termine azzeccata, nel senso di indovinata, è azzeccato. In effetti la maggioranza aveva messo all’asta la gestione dei parcheggi, ma l’asta è andata deserta e quindi si è reso necessario per il Comune assumersi direttamente il compito. – nota del redattore n.d.r) ed abbia centrato l’obiettivo di produrre maggiori entrate. Questi sono fatti concreti, ma quello che conta – soprattutto – è che i soldi restano nelle casse del nostro Comune. Su queste scelte sarebbe giusto che la politica si confrontasse.