Riceviamo da Andrea Scopetti, segretario PD di Orvieto, e pubblichiamo.
Il Sindaco Concina ha convocato per lunedì 25 novembre il Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 dimenticando, però, di dire alle forze politiche e soprattutto agli orvietani che il cibo che ci sta propinando è del tutto avariato.
La previsione si fa ad inizio d’anno non alla fine; alla fine si fa il consuntivo. Siamo fuori tempo massimo di quasi un anno. È come pensare di presentare il progetto di una casa dopo averla costruita.
Ebbene, il Sindaco Concina a fine anno presenta un documento contabile che il Collegio dei Revisori ha bocciato inesorabilmente: “parere non favorevole”. Questa sentenza è purtroppo senza appello.
Sembra alquanto singolare, oltre che scorretto, che di tale notizia non si siano resi portatori i membri della maggioranza. E così mentre autorevoli esponenti del Governo Concina ci raccontavano che tutto andava bene e che il “piano di risanamento” era stato già da tempo completato, le casse del nostro Comune erano totalmente fracassate da una politica miope ed irresponsabile.
Il Bilancio 2013 è un documento completamente inutilizzabile, risultato di quasi 5 anni di amministrazione a dir poco inadeguata: il “Rinnovamento” non c’è stato, il “Metodo” sì, ma quello di distruggere la nostra Città.
È inutilizzabile per qualsiasi buon amministratore ed è inutilizzabile non solo per costruire una governance, ma addirittura per essere votato in Consiglio.
Inattendibili le entrate e incongrue le spese: questo è il giudizio dei revisori dei conti.
Questo è il risultato dell’attività di un gruppo di amministratori che si erano presentati alla Città come coloro che sapevano fare, persone giuste al posto giusto: si sono rivelati, invece, persone sbagliate al posto sbagliato.
In quasi 5 anni hanno svenduto più di 5 milioni di euro di beni della Città, hanno prelevato dalle nostre tasche 4 milioni e mezzo in più all’anno di tasse e tributi locali, hanno tagliato all’osso i servizi e hanno ridotto la Città di Orvieto a poco più di un paesello, sporco ed abbandonato.
Nonostante tutto ciò ci presentano un disavanzo di oltre 7 milioni di euro.
Questi amministratori non pensino ora che la soluzione sia quella di accanirsi, ancor più, su gli asili nido, le mense ed i trasporti scolastici, i servizi per anziani ed i dipendenti.
L’unica cosa che il Sindaco può fare in questa situazione è di presentarsi dimissionario al Consiglio di lunedì. Solo così risparmierebbe alla Città una serie di conseguenze che andrebbero a vincolare pesantemente l’azione amministrativa nei prossimi anni, condizionando anche quello sviluppo economico di cui la Città ha gran bisogno e che dovrà rappresentare l’obiettivo primario da raggiungere.