Gentile direttore / caro Dante
In merito all’articolo “Qualcosa la sanno fare!”, pubblicato su Orvietosi.it il 25 novembre 2013, a firma di Leonado Brugiotti, vorrei replicare all’autore come segue.
Gentile signor Leonardo Brugiotti, io non la conosco, ma visto che ha utilizzato alcune mie foto, per un fine distorto rispetto a quello per il quale le avevo scattate, credo di doverle una risposta. Non sono mai stato un sostenitore del sindaco Concina. Ma il tifo politico è una cosa i fatti sono un’altra e se lei utilizza le immagini per distorcere i fatti delle due l’una: o è ‘disinformato’ oppure, se era a conoscenza di come sono andate le cose, ha scelto di offendere diverse persone, che ogni giorno si prodigano gratuitamente per fare del bene a chi ne ha davvero bisogno, per il misero motivo di attaccare il sindaco e, sospetto, di trarne un suo personale vantaggio politico.
Ma andiamo con ordine.
Il 21 novembre, all’hotel Kolbe di Roma si è svolto l’evento “Gianfranco Vissani per Peter Pan” al quale ho partecipato. Avendo scattato, per puro diletto, diverse foto, l’organizzatrice della serata mi ha pregato di girarle ai vari siti locali di Orvieto, con i quali avevo contatti avendoci collaborato in passato.
Si è trattato di una serata di beneficenza i cui proventi sono andati in favore di un’associazione meritoria (Peter Pan Onlus => http://www.peterpanonlus.it/) che si occupa di assistere a Roma, con vitto e alloggio, le famiglie di bambini malati di cancro. A tal fine TUTTI quelli che hanno partecipato lo hanno fatto mettendo DI TASCA PROPRIA una cifra considerevole. Proprio per l’aspetto benefico della serata Gianfranco Vissani ha prestato la sua arte culinaria e la sua immagine gratis. Per lo stesso motivo la signora Caprioglio, così come il presidente della Lazio, Lotito, o il campione del nuoto Massmiliano Rosolino, hanno prestato, SENZA NULLA PRETENDERE, la loro immagine a questa causa. Diverse attività orvietane (il Consorzio di tutela dei vini di Orvieto in primis, ma anche l’hotel Virgilio, i ristoranti L’Antico Bucchero, Nonna Amelia e San Francesco, la ‘Carta Unica Orvieto’, Etruria srl, Goccia Umbra) hanno contribuito, in varie forme, alla raccolta benefica ricavando, tra l’altro, un notevole ritorno di immagine presso i presenti alla serata, molti dei quali hanno assicurato la loro presenza ad Orvieto nei prossimi mesi come turisti. Nella foto che immortala Concina con la Caprioglio si possono notare, nelle mani dei due, i biglietti di una piccola lotteria, il cui ricavato è stato anch’esso devoluto alla onlus, in favore della quale è stata organizzata la serata. Ebbene sì, il sindaco Concina si è prestato a questa attività ‘loschissima’: vendere i biglietti di una riffa, “sfidando” la Caprioglio a chi ne vendeva di più (sfida difficile, forse per questo il viso era arrossato). Ora usare un evento benefico, al quale hanno prestato il loro contributo economico e di immagine, esponenti di diversi schieramenti, per attaccare politicamente questo o quello che sia, è un atto vile che scredita chi lo compie.
Ha scritto: “…le foto scattate alla cena di beneficenza dell’ottimo Gianfranco Vissani dimostrano reali attitudini partecipative [immagino dei soggetti immortalati, vale a dire il sindaco Concina, Marco Frizza e Roberto Meffi]” e ancora “…quello che si vede è molto più eloquente di ogni parola […] nessuno ha perso l’appetito”. Ora che le o spiegato cosa realmente mostrano le foto spero che lei comprenda di aver preso una cantonata micidiale, attaccando a sproposito i protagonisti di un evento benefico.
Ebbene sì: Concina, Frizza, Meffi, Ranchino e tanti altri come loro, che da Orvieto hanno partecipato o contribuito all’evento, sanno mangiare bene, ridere e scherzare ma soprattutto sanno fare beneficenza. DI TASCA LORO. Quanto a lei, mi permetta un consiglio: la prossima volta non si fermi alle immagini; capisco che la Caprioglio sia un bel guardare, ma si fidi vada oltre. Magari, se avesse letto l’articolo a corredo delle foto avrebbe usato maggiore cautela. Faccia così, segua la legge delle ‘12 P’: “Prima Pensa, Poi Parla, Perché Parole Poco Pensate Possono Provocare Parecchie Puttanate”. Cordialmente. Simone Zazzera