ORVETO – Post alluvione, interventi ancora fermi nella fase dl cosiddetto “scaricabarile”. E’ quanto emerge dall’audizione che si è tenuta martedì in Comune ad Orvieto con i tecnici di Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica Valdichiana. “Un quadro desolante” lo definiscono i privati aderenti all’associazione Val di Paglia bene comune. Non sarà un caso se all’indomani dell’incontro la Provincia di Terni ha riunito la terza commissione dalla quale escono alcune puntualizzazioni. “A fronte degli studi fatti in precedenza (all’alluvione, ndr), erano state individuate alcune opere essenziali per la messa in sicurezza dell’intera asta del fiume Paglia per un importo complessivo di circa 16 milioni di euro – è detto in una nota di palazzo Bazzani – Di questi la Regione ne ha stanziati soltanto 8, erogandoli direttamente al Consorzio di bonifica val di Chiana con interventi che non riguarderanno la sistemazione dell’intera asta del Paglia. Tale fatto preoccupa e rappresenta una seria anomalia in quanto non rispetta la legge regionale che assegna alle Province il ruolo e le funzioni di autorità idraulica”.
Intanto, la senatrice di Scelta civica, Linda Lanzillotta annuncia di aver presentato un emendamento alla legge di stabilità “che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2014” per porre rimedio ai mancati rimborsi per le scorte di magazzino. Giacciono a palazzo Madama anche gli emendamenti depositati dal senatore Pd Gianluca Rossi, come ha ricordato ieri Fausto Galanello.
Infine, i comitati post alluvione già da ieri pomeriggio, dopo lo “schiaffo” della rimozione forzata legata a problemi di circolazione, sono tornati ad esporre sul ponte dell’Adunato le cosiddette “Code di Paglia” ovvero le nomination intese in senso negativo per istituzioni e persone fisiche che non avrebbero fatto abbastanza in tutta questa vicenda. Le “Code di Paglia” – cartelli, striscioni ma anche disegno dei bambini delle scuole e- resteranno visibili per l’intera giornata di oggi.