Il pre – dissesto? Una “vigliccata per scaricare il disastro sulle prossime amministrazioni”. La soluzione per il Pd è il commissariamento che accompagnerebbe il Comune fino alle elezioni. Per questo, visto che non sarà il sindaco a dimettersi, i Democratici stanno prediponendo una mozione di sfiducia attorno alla quale cercheranno di coagulare non solo il centrosinistra, ma anche quanti nella maggioranza “avevano creduto e investito nel progetto di “rinnovamento e metodo del sindaco e oggi si ritrovano a fare i conti con la realtà”.
Così il segretario Andrea Scopetti ieri mattina in conferenza stampa con il capogruppo consiliare Giuseppe Germani, dopo il coordinamento comunale del partito di giovedì sera. Obiettivo: scongiurare il pre – dissesto che getterebbe un’ipoteca di 10 anni sulle prossime amministrazioni. La finalità è opposta a quella della Giunta Concina che sta cercando in ogni modo di approvare il bilancio condizione indispensabile per aprire la procedura di riequilibrio pluriennale.
Con la sfiducia, il Pd ha preparato anche 10 domande al sindaco che vanno a toccare i nervi scoperti di questi cinque anni di mandato. Dalle dimissioni di sette assessori, all’indebolimento del patrimonio immobiliare senza sanare il deficit, all’assenza di politiche di progetto, fino alla gestione degli swap, in particolare quelli Rbs. “In quasi cinque anni – afferma Scopetti – sono stati svenduti più di 5 milioni di beni, hanno prelevato dalle nostre tasche 4 milioni e mezzo in più di tributi all’anno, hanno intenzione di accanirsi ancora di più sul mondo produttivo e nonostante tutto ci presentano un disavanzo di 7 milioni di euro”.