ORVIETO – “Stanno terrorizzando i dipendenti comunali con la minaccia di licenziamenti qualora il bilancio 2013 non venisse approvato, ma si rifiutano di fare l’unica cosa che impedirebbe questa drastica misura e cioè la dichiarazione del cosiddetto pre-dissesto accompagnata dal relativo piano pluriennale di risanamento”. Il preventivo 2013 è entrato in fase di partecipazione e ieri è stata la volta dei sindacati che al momento non commentano. Ma un’eco indiretta si registra nelle parole di Massimo Gnagnarini (Unire i puntini).
“I Conti del Comune sono in default e non saranno certo le acrobazie contabili di questi giorni per approvare un bilancio farlocco a mettere al sicuro i posti di lavoro – osserva l’animatore dell’associazione Unire i puntini – Questa ostinazione dell’amministrazione è solo frutto di un mero calcolo politico – aggiunge – per concludere la consiglia tura senza dover certificare il proprio fallimento riguardo il risanamento finanziario dell’ente. In altre parole nel tentativo di salvarsi politicamente mettono a rischio i propri dipendenti. Di certo ai dipendenti comunali, che per questa ragione vedono a rischio il proprio posto di lavoro, non importa di “sfangarla” per il 2013 per poi ritrovarsi nel 2014, qualunque sia il colore dell’amministrazione, a dover subire i licenziamenti per effetto di uno stato di dissesto coattivo dichiarato dagli organi di controllo esterni”.
L’eventuale dichiarazione di pre-dissesto infatti come noto non implicherebbe alcun licenziamento ma solo un taglio al premio di risultato dei dirigenti, mentre il dissesto pronunciato dalla Corte de Conti comporterebbe il licenziamento di 25 dipendenti.
Insomma, conclude Gnagnarini “solo la dichiarazione volontaria dello stato di pre-dissesto del Comune, interrompendo la parabola del dissesto coatto, mette in sicurezza i posti di lavoro dei suoi dipendenti. Di questo quadro normativo non solo ogni singolo dipendente dovrebbe averne consapevolezza, ma soprattutto le rispettive rappresentanze sindacali dovrebbero pronunciarsi a tutela dei propri iscritti e indurre l’amministrazione alla dichiarazione del pre-dissesto a tutela del rischio di perdita dei posti di lavoro”.