Il centrosinistra al completo si prepara alla battaglia sul bilancio che si combatterà tra qualche giorno e stigmatizza con alcuni dati il fallimento dell’Amministrazione Còncina. Stamattina un articolo di Pier Luigi Leoni, pur auspicando anche lui il predissesto, evidenziava molti aspetti positivi del lavoro svolto dalla Giunta. Il punto di arrivo dei due ragionamenti e il medesimo, che il Comune inizi le pratiche per il cosiddetto predisseto, ma le valutazioni risultano opposte perché, secondo i punti di vista, anche con di fronte le stesse carte, la visione risulta diversa. Credo che tutti siano intellettualmente onesti, ma so che la verità è quella che ciascuno di noi vede: una città in ginochio, che se ne frega dei numeri del bilancio ma che vede le tariffe al massimo e i servizi al minimo. Ma soprattutto è una città senza speranza. E questo non si può perdonare a nessuno.(D.F.)
Segue la nota diffusa dal Centrosinistra.
Il prossimo 25 novembre il Consiglio comunale sarà chiamato a votare per l’approvazione di un bilancio preventivo che ormai, come è abitudine di questa Giunta, arriva a fine anno e quindi potrebbe essere considerato un consuntivo, e cosa più grave viene redatto con alcune violazioni al limite dell’incostituzionalità:
1. Il Comune di Orvieto, quest’anno, raggiunge il suo record assoluto di indebitamento, che esplode passando da 52 milioni di euro dell’anno precedente a 61 milioni di euro. Siamo al 230% del valore delle entrate correnti. Una follia rispetto alla media nazionale che è del 95% e a quella, ancora più bassa, del 75% dei Comuni dell’Umbria. Concina ha sforato il limite massimo fissato dalla legge in 120%.
2. Permane il deficit di circa 7 milioni di euro, che è pari al 23% delle entrate correnti. Anche questo parametro è stato sforato: la legge fissa il limite al 5%.
3. I residui passivi si attestano oltre l’80% della spesa corrente. Il limite massimo fissato dalla legge è del 40%: un ulteriore sforamento.
4. Le alienazioni usate per il ripiano della spesa corrente superano il 25% : il limite massimo fissato dalla legge è del 5%.
5. I debiti fuori bilancio non ci sono, per ammissione dell’amministrazione stessa. Dovremmo crederci fino a prova contraria. Nel caso si dovessero accertare debiti per un importo di 240.000 euro e non ancora contabilizzati risulterebbe sforato anche questo parametro.
Quelli appena descritti sono solo 5 dei 10 parametri di insufficienza fissati dalla legge e sono abbastanza per identificare il Comune di Orvieto in stato di “default”.
Per questa ragione l’Amministrazione dovrebbe dichiarare lo stato di pre-dissesto e impegnarsi a redigere un Piano Pluriennale di Riequilibrio. Al contrario, senza remore e con l’arrivo delle imminenti elezioni, chiedono l’approvazione di un bilancio che è impresentabile, oltre che illegittimo.
Ancora una volta, va rilevato che il Sindaco, non solo non ha risolto i problemi finanziari del comune, ma non vuole prendere in considerazione l’ipotesi che più volte, in questi anni gli abbiamo prospettato, che Orvieto ha bisogno di un progetto di citta che faccia interagire fra loro tutti gli asset di cui dispone.
Giuseppe Germani capogruppo PD Orvieto
Gialletti Evasio capogruppo PSI Orvieto
Stopponi Cecilia capogruppo Rifondazione Comunista